Danza — 31/10/2021 at 09:09

Don Chisciotte “a cavallo” tra Scala e Teatro Arcimboldi

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RUMOR(S)CENA – MILANO – Quando nel 1980 andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il balletto “Don Chisciotte” nella versione coreografica di Rudolf Nureyev e non in quella più conosciuta di Marius Petipa, ad interpretare il ruolo di Basilio antagonista di Don Chisciotte e innamorato di Kitri – Dulcinea, c’era proprio lui: il grande Rudy. Al suo fianco la ormai “divina” Carla Fracci. In ogni caso Nureyev già nel 1966 aveva creato una più moderna e ai tempi “rivoluzionaria” messinscena del balletto ispirata al romanzo di Cervantes, priva degli orpelli che la impaludavano in vecchi schemi ormai superati, con la musica sempre di Ludwig Minkus ma rielaborata da Jhon Lanchbery. Una versione più dinamica in cui la valorizzazione della tecnica e degli aspetti psicologici dei personaggi maschili, erano valorizzati e messi al pari di quelli femminili. Anche Mikhail Barysnikov ne montò una nel 1980 per l’America Ballet mentre precedentemente nel 1965, George Balanchine aveva creato anche lui una nuova versione del balletto per il New York City Ballet.

Timofej Andrijashenko BASILIO foto Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Per il Teatro alla Scala però, il Don Chisciotte è diventato un vero e proprio cavallo di battaglia applaudito anche nel 2016, anno che coincideva con il 400° anniversario della morte di Cervantes, alla Scala e a Tokyo e nel 2018, in stagione, in tour in Cina e nella prima trasferta della Scala in Australia, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Nureyev e il venticinquesimo della sua scomparsa.

Insomma, un rapporto quello tra Nureyev e la Scala, segnato dal destino e fatto per durare nel tempo, sin da quando nel 1965 Rudolf era apparso per la prima volta alla Scala accanto a Margot Fonteyn in “Romeo e Giulietta”. Non è un caso quindi se l’attuale direttore del Corpo di Ballo Manuel Legris, che con Rudolf Nureyev ha lavorato come anche il precedente Frédéric Olivieri ora direttore della Scuola di Ballo, ha voluto rimontare il balletto in scena dal 29 al 31 ottobre al Teatro Arcimboldi di Milano, dove compagnia e direzione artistica “ha traslocato”. Una occasione per ricominciare una nuova collaborazione tra il Piermarini e il TAM e permettere ad una platea più ampia, di accedere alle produzioni scaligere.

“Riportare in scena il Don Chisciotte – ha spiegato il direttore del Ballo Legris – è stata per me una grande opportunità e ancora di più sul palcoscenico dell’Arcimboldi, ideale per il balletto. Mi auguro che questa operazione possa accogliere tanti appassionati del balletto e avvicinare più giovani alla danza”. In effetti la “premiere” è stata una grande occasione di festa per tutti. In primis per il pubblico che è tornato a riempire tutti i posti del teatro senza distanziamento, ma anche per gli “addetti ai lavori” che si sono ritrovati ad applaudire tra gli spettatori i loro colleghi. In platea c’erano infatti anche i maestri di ballo, i danzatori dei diversi cast e persino Roberto Bolle circondato da fans e allievi della Scuola “onorati” di incontrarlo da vicino.

Timofej Andrijashenko BASILIO foto Brescia e Amisano teatro alla Scala

Il direttore del Corpo di Ballo scaligero Manuel Legris, essendo un grande conoscitore nonché interprete delle coreografie di Nureyev, ha preparato personalmente quattro copie di protagonisti che si sono alternate durante le recite, dando modo agli spettatori di conoscere e ammirare la bravura degli attuali primi ballerini della Scala. Alla prima rappresentazione di questo nuovo “Don Chisciotte” ad interpretare i ruoli di Kitri e Basilio c’erano Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, fantastica coppia nella vita e sulla scena, che ha già trionfato in questo balletto alla Scala e nel mondo. Nicoletta Manni, moderna interprete di una femminilità energica e nello stesso tempo armoniosa, dalla tecnica ferrea e attenta ad ogni piccolo particolare, puntigliosa in ogni sfumatura del suo personaggio, guida e si fa guidare dal suo partner.

Nicoletta Manni Timofej Andrijashenko KITRI E BASILIO foto Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Timofej Andrijashenko – Basilio dosa con grande intelligenza freschezza e agilità tecnica giovanile, con una accattivante espressività. Nelle serate seguenti hanno danzato nei ruoli dei protagonisti Nicoletta Manni e Claudio Coviello, mentre Martina Arduino ha ballato al fianco del neo primo ballerino Nicola del Freo che ha debuttato nel ruolo di Basilio. La grande preparazione tecnica e artistica di tutti i danzatori del Corpo di Ballo permette al pubblico di immergersi nella scoppiettante danza di una Spagna romanzesca, ricreata abilmente dai caldi colori delle scene di Raffaele del Savio e dei costumi di Anna Anni. Quasi tre ore di spettacolo che fanno viaggiare il pubblico tra danze di gitani, matadores, mulini a vento ed eteree Druidi. Pubblico calorosissimo e tifo quasi da stadio, applausi a non finire per tutti i protagonisti. Dallo “stralunato” Don Chisciotte interpretato da Giuseppe Conte che accompagna lo spettatore nel suo sogno d’amore a Matteo Gavazzi perfetto nel ruolo di Sancho Panza per la sua teatralità che non sconfina mai nella “clownerie”, fino ad arrivare a tutti gli altri interpreti e Massimo Garon, nel non facile ruolo di Gamasche, sfortunato pretendete di Kitri , che impersona con raffinatezza un “gagà” d’altri tempi.

Martina Arduino KITRI foto Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Visto al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 29 ottobre 2021

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