Spettacoli — 31/10/2021 at 13:26

Un “Anima” alla ricerca di una vita che non trova risposte

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RUMOR(S)CENA – GENOVA – In anteprima nazionale, lo spettacolo Anima è il frutto di una residenza della compagnia Leviedelfool al Teatro del Ponente di Genova, ospite del Teatro della Tosse. Cinque quadri o paesaggi dell’anima, attraversati dalle domande spesso senza risposta possibile di strani animali-animati, esseri di cui anima è la radice estetica e linguistica in grado di articolarne la vita sulla scena, quasi questa non fosse che la nostalgia, assai cechoviana, di una vita irrealizzata ma vissuta come un sogno/incubo.

Dentro questo transitare la capacità di intercettare gli eventi, moderni e antichi, di esistenze che faticano a trasformarsi in vita, in un continuo ambire e fuggire in un altrove che non riusciamo a raggiungere. Forse una poesia dell’irrealizzato e del ritornare sempre al punto di partenza. Gli anima-li dunque grammatica dell’anima, quasi una lingua intraducibile che però ci suggestiona come una musica o le sonorità che, al modo di una continua eco, riempiono la natura che abbiamo, forse per sempre, abbandonato.

È certamente un progetto ambizioso quello di Simone Perinelli che tenta la scrittura originale, con singolare perizia ma ancora con qualche incertezza drammaturgica. All’anteprima potrà seguire una più accurata revisione della trama testuale, che talora mostra sbavature e inappropriate soluzioni di continuità. Tra gatti danzanti, solitari e girovaghi, orsi, conigli e quant’altro (molto belle e suggestionanti le maschere di scena) la drammaturgia (si) pone molte domande, ma non ha ancora buona parte delle risposte che si aspetta, scontando forse nella sua e nella nostra percezione un deficit di filosofia in cui si perdono spesso le migliori intenzioni.

L’anima è, al pari dei sentimenti di cui spesso ci dimentichiamo, argomento delicato come una stoffa rara e tentare di penetrarvi richiede grande perizia per non produrre rotture e strappi. Sfuggente come il vento, il soffio da cui etimologicamente trae origine, avvicinarsi ad essa è in fondo tentare di riconoscere ciò che di irriducibile rimane nell’umanità dell’uomo, in questi tempi di difficile decifrazione. Gli anima-li possono essere una chiave. La messa in scena è comunque interessante e ben strutturata e i protagonisti, sia gli attori che i performer, all’altezza dell’obiettivo e nelle prossime prove potranno tutte e due migliorare come sempre succede allo spettacolo dal vivo dopo l’anteprima.

Di LEVIEDELFOOL, regia e drammaturgia Simone Perinelli, consulenza artistica, aiuto regia e organizzazione Isabella Rotolo. Con Sussanah Iheme, Ian Gualdani, Alessandro Sesti e Simone Perinelli. Disegno luci Gianni Staropoli, video Luca Brinchi e Daniele Spanò, progetto sonoro Giovanni Ghezzi,direzione tecnica e movimenti di scena Letizia Paternieri, scene e maschere Francesco Givone, Chiara Manetti, Gisella Butera e Matilde Gori, costumi Tommaso Cecchi de Rossi. Coproduzione Teatro del Carretto, Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Leviedelfool
sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
Con il sostegno del Centro di residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Aldes/SPAM!, Teatro Biblioteca Quarticciolo – Teatro di Roma, Murmuris – Teatro Cantiere Florida Firenze.

Unica rappresentazione mercoledì 27 ottobre a Genova Voltri.

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