Spettacoli — 10/11/2021 at 12:52

Niente rischio, niente Eneide: la coraggiosa rotta di Banco Di Prova

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RUMOR(S)CENA – FIRENZE – In presenza. Come al solito il linguaggio parla molto più chiaro di noi. Il nostro linguaggio degli ultimi anni, dove “negativo” è divenuto una cosa positiva e “in presenza”… l’eccezione. Non è una perversione del momento ma, come spesso accade nel corso di una crisi, si tratta di una saturazione in chiaro scuro di qualcosa che esisteva già. La presenza è sempre stata eccezione. E’ unica, irripetibile e, oggi ce ne rendiamo conto, foriera di quelle problematiche che l’assenza non produce.

Oggi i teatri sono “finalmente pieni”: altra locuzione che contiene tanti punti di vista quanto un lancio di bastoncini shangai, ma prendiamola per cosa buona e giusta e andiamo avanti. Mi siedo dunque in platea e sento la signora che mi è vicina di posto dire all’amica: “Quanta gente: bello, ma speriamo bene”. Ecco, ha centrato la questione questa spettatrice: la presenza è un problema.

Eneide©MarcoBorrelli

Eppure, con buona pace dei citatori di Baci Perugina per i quali “La tua libertà finisce…” sanno loro dove, senza i problemi non si fa un bel niente. Comprese le storie, quelle care agli autori e pure quella Storia, con la S maiuscola, che come ogni cosa maiuscola merita di essere tanto odiata quanto amata. L’assenza è rassicurante, elegiaca, caldo nido per nostalgie e solipsismi incontestabili. La presenza invece, come la Storia, rompe le scatole. Chiedetene conferma a Tarquito, o meglio alla sua testa mozzata, che se fosse in grado di parlare certamente non si rallegrerebbe della presenza di uno straniero chiamato Enea. Ora, Enea doveva avere le sue buone ragioni per decapitarlo, ma sicuramente la testa di Tarquito sarebbe rimasta attaccata al collo ancora molti anni, se l’esule troiano avesse preferito confrontarsi in una chat di Zoom, anzichè tentare “in presenza” un approdo sulle coste italiane. Eppure senza la scomoda presenza di Enea e delle sue ragioni, ci perdonino Tarquito e il buon senso dei citatori di cioccolatini, non ci saremmo stati neppure noi.

Eneide©MarcoBorrelli

La presenza non è un rischio che bisogna correre. La presenza è la condizione senza la quale niente accade: e dato che le cose accadono, che ci piaccia o meno, prima o poi la presenza arriva. Come arrivano le persone, da ogni dove, attraverso un Mediterraneo che è fatto per far arrivare le persone e per causare accadimenti. E così, si tenevano pronti a ciò che sarebbe accaduto e a tutto quello che già accadeva, gli studenti dell‘ITT Marco Polo di Firenze, quando all’inizio del 2021 iniziavano a confrontarsi “in presenza” con le Storie reali e maiuscole di persone migranti, all’interno del progetto Banco di Prova: un’ iniziativa nel ventaglio di “Rifredi Scuola”, del centro di produzione Pupi e Fresedde. La finalità era quella di costruire un nuovo rapporto fra il mondo della scuola e l’esperienza teatrale in presenza, dopo un anno di distanziamento fisico. Il progetto, curato e iniziato con 220 ragazzi da Francesco De Biasi, gode del patrocinio di Regione Toscana e Comune di Firenze e ha condotto le riflessioni, gli incontri e i laboratori svolti in classe fino alla realizzazione dello spettacolo “Eneide, la rotta mediterranea” che, diretto dal regista Eduardo Zucchetti, andrà in scena al Teatro di Rifredi da giovedì 11 a domenica 14 novembre. Sul palcoscenico Luisa Cattaneo, già collaboratrice di Stefano Massini, e il giovane attore e rapper Vieri Raddi, che hanno preso parte anche alle precedenti fasi, insieme a Lorenzo Terenzi e Lorenzo Carasci.

Zone rosse, interruzioni, il continuo mutare delle priorità: ha dovuto destreggiarsi in mille cambi di rotta questo coraggioso progetto che, alla fine, approda sul palco di Rifredi. Ci siamo sentiti tutti alla deriva negli ultimi due anni, ma già da molto prima vivevamo in tempi ondivaghi. La speranza è che tanto i ragazzi, quanto gli artisti e chi ha coordinato l’iniziativa, possano aver imparato (o reimparato) quale sia il valore di un obbiettivo a lungo termine. Stanca navigare a vista, anche se a volte non si può fare altrimenti. Ma se chiudendo gli occhi si è ancora in grado di immaginare la destinazione, ogni traversata vale il rischio.

Teatro di Rifredi Eneide, la rotta mediterranea in scena dall’11 al 14 novembre

Produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi nel quadro del progetto «Banco di Prova» realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze Bando Partecipazione Culturale 2020

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