RUMOR(S)CENA – Poco dopo esser stato scritto alla fine degli anni settanta, Intervista col Vampiro divenne un best seller. Anticipando l’interesse che qualche anno più tardi l’avrebbe riportata al centro del genere horror, grazie a film come Miriam si sveglia a mezzanotte, Anne Rice calò la figura del vampiro in un contesto moderno: cosa sarebbe successo se uno di loro avesse rilasciato un’intervista dove ogni particolare della sua non-vita centenaria veniva svelato? Un vampiro che non aspettava di esser snidato dalla propria cripta fatiscente ma cedeva al fascino della contemporaneità, esattamente come lo aveva fatto il suo capostipite letterario nel romanzo di Bram Stoker. Significava creare una storia gotica di fine millennio, un azzardo che solo la penna di una vera signora del sud, questa era Anne Rice, rese possibile.
La sua New Orleans divenne quindi il luogo di nascita, di morte e di nuova vita del protagonista, il vampiro Louis che dopo una tormentata esistenza in fuga tra il nuovo e il vecchio mondo, torna a rifugiarsi nella palpitante e limacciosa Louisiana del ventesimo secolo, tra le sempre nuove lascivie del carnevale e l’aroma straripante degli oleandri ai bordi delle strade. Il Ciclo dei Vampiri concepito dalla Rice conta ben 13 capitoli, non tutti riusciti come l’Intervista e il bellissimo seguito “Scelti dalle Tenebre”, ma testimonianza della fedeltà di almeno due generazioni di lettori. Complice il film che negli anni novanta Neil Jordan trae da Intervista col Vampiro, dove Louis e Lestat sono Brad Pitt e Tom Cruise, quest’ultimo particolarmente in stato di grazia, con una colonna sonora che può contare sulla cover di Simpathy For The Devil realizzata dai Guns n Roses.
Pur non sottraendosi al successo che i suoi vampiri le avevano assicurato e alla stesura di romanzi che ne proseguissero le vicissitudini, Anne Rice nel 1990 pubblica il primo capitolo di un nuovo ciclo, stavolta totalmente incentrato su una New Orleans popolata da antiche famiglie di streghe: sono le donne della famiglia Mayfair ne “L’ora delle streghe”, nel quale l’autrice torna a centrare l’obbiettivo di rifondare un’icona gotica. L’emittente AMC aveva già annunciato (e naturalmente torna in queste ultime ore a ribadire) l’uscita di una serie tv ispirata proprio a quelle storie.
L’11 dicembre 2021 Anne Rice muore a 80 anni in seguito alle complicazioni di un ictus, diciannove anni dopo la dipartita del marito, il poeta Stan Rice e circondata dall’affetto della famiglia e di milioni di lettori. Scrittrice attivissima, certamente una macchina da best seller, ma dall’immaginario sempre ispirato e coinvolgente. Forse perché la vera ricetta di tutte le sue storie, piene di vampiri e spettri, era quella che riassunse lei stessa:
“Scrivo storie su chi è stato tagliato fuori dalla vita, scrivo del modo in cui soffre e del perché…”
E noi, dei suoi disperati e bellissimi mostri, la ringraziamo.
