Co-Scienze, Medicina — 15/03/2022 at 19:29

Come affrontare e prevenire gli “infortuni domestici. Pericoli fra le pareti di casa” : dott. Gianni Pontarelli al Centro Culturale S. Giacomo

di
Share

RUMOR(S)CENA – BOLZANO – Presso la ‘Casa delle Associazioni di S. Giacomo di Laives‘ (Bolzano) si è svolta mercoledì 9 marzo scorso la conferenza dal titolo “Infortuni domestici -I pericoli fra le pareti di casa” condotta dal dottor Gianni Pontarelli, medico di medicina generale e coordinatore dell’Ambulatorio cure primarie del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Maurizio di Bolzano. Introdotto da Mara Da Roit e Alberto Covanti del Centro Culturale S. Giacomo, associazione organizzatrice della serata, con la collaborazione dell’Upad, il relatore ha affrontato il tema degli infortuni domestici spiegando come essi siano «la quarta causa di morte in Italia dopo le cardiopatie, i tumori e le malattie respiratorie. Abbiamo un dato impressionante di infortuni che si attestano intorno ai tre milioni all’anno con settemila vittime, ma il numero reale è sicuramente molto più alto visto che molti non si recano in ospedale e preferiscono curarsi da soli a casa. l’Istat quantificava attorno ai tre milioni l’anno gli infortuni domestici occorsi in Italia, con una alta percentuale di casi in cui le vittime in questione hanno dovuto fare ricorso a strutture sanitarie. Un tema di grande rilevanza, quindi, agli effetti sia dei costi a carico della Sanità delle ricadute sociali; vero è che le conseguenze riportate possono tradursi in periodi di inabilità o di ricovero, se non addirittura in invalidità. La prima causa di morte tra i bambini e questa è una realtà molto difficile da accettare perché i minori non hanno cognizione del pericolo come salire sulle scale, sporgersi dalle finestre. Gli anziani over ‘65 e i bambini sono le categorie più colpite ma le casalinghe sono le persone più a rischio per fasce d’età, lavorando in cucina e usando gli elettrodomestici. Molti incidenti avvengono per le cadute da scale sia interne che richiudibili, in doccia, in vasca da bagno, per ferite, urti e schiacciamenti, ustioni, ingestione di corpi estranei. La dimenticanza delle pentole sul fuoco acceso, rubinetti lasciati aperti, apparecchi elettrici accesi quando si è bagnati, o ancora, spegnere elettrodomestici tirando il filo della presa. Gli adulti normalmente non lo fanno ma è più frequente tra i giovani. Altra causa di incidenti è quello causato dal gas lasciato aperto. Va detto che al giorno d’oggi gli elettrodomestici sono tutti a norma».

dott. Gianni Pontarelli foto di Paolo Zenatti

Il dottor Pontarelli ha spiegato al pubblico presente quali sono le cause principali che generano gli incidenti domestici: «La distrazione che in casa avviene anche se ci sentiamo al sicuro nella nostra abitazione, la superficialità, la presenza in casa di apparecchi pericolosi e sostanze chimiche. È necessario sviluppare un’adeguata cultura della sicurezza e prevenzione e sapere quali sono gli elementi da conoscere al momento della necessità in caso di incidenti che diventano importanti come dove sono posizionati gli interruttori da staccare, ad esempio. Se avviene una perdita di gas bisogna sapere come intervenire. Spesso accadono cadute per il pavimento bagnato, i tappeti, specie in persone anziane, che andrebbero tolti. Avere accessi comodi nelle stanze in modo che anche di notte, alzandosi dal letto per recarsi in bagno al buio, succede di andare a sbattere e inciampare. È importante sapere cosa fare quando accadono questi incidenti: chiamare subito i soccorsi, farsi guidare al telefono dagli operatori che sono esperti, non toccare la persona a terra nel caso fosse a contatto con fili elettrici scoperti e sapere dove staccare la presa di corrente generale se si innesca un incendio. In casa sarebbe molto utile avere una coperta di lana e un estintore per domare le fiamme».

Il pubblico della conferenza foto di Paolo Zenatti

Ma quali sono le cause più frequenti degli incendi? Il dottor Pontarelli risponde così: «Il 45% degli incendi è causato dagli apparecchi di cottura e dal riscaldamento, poi da apparecchiature elettriche e poi accendini e fiammiferi, e infine dalle sigarette accese a letto. In caso poi di perdita di conoscenza va controllato il respiro, se la persona è cosciente, girare la testa da un lato per ripulire dalla bocca se ci sono eventuali corpi estranei. Un’altra causa è determinata dall’ingestione di sostanze tossiche e velenose».

Il dottor Pontarelli ha citato anche un caso accaduto nella sua carriera di medico quando ha dovuto intervenire per un caso di intossicazione da Paraflu ingerito per sbaglio avendo un sapore dolce. O in un altro caso dove la persona si è svegliata di notte e credendo di ingerire un farmaco contro la tosse ha sciolto in acqua dell’euclorina (acido cloridrico) ed è poi deceduto. «È importante fare attenzione dove si custodiscono i farmaci per evitare che i bambini li possano usare e intossicarsi. Se accade bisogna girare di lato la persona, farla vomitare, cercare di espellere la sostanza e chiamare i soccorsi. È importante portare con sé la sostanza al Centro antiveleno perché possano subito somministrare l’antidoto più efficace». Nel caso invece che prenda fuoco una pentola in cucina cosa bisogna fare? «Non gettare mai acqua perché se c’è olio bollente che ha preso fuoco, la reazione sarà quella simile ad un bomba molotov. Cercare di coprire le fiamme con un coperchio o una coperta di lana e mai con tessuti sintetici».

da sinistra il dottor Gianni Pontarelli e Mara Da Roit foto di Paolo Zenatti

Al termine della conferenza il dottor Pontarelli in arte Johnny Ponta quando lascia il camice per eseguire brani musicali da lui composti e interpretati con la chitarra. Al pubblico ha offerto una sua personale rivisitazione de La Cura di Franco Battiato anticipando il suo prossimo appuntamento con il concerto di beneficenza che si terrà il 29 aprile per l’Associazione Giovanile Orizzonte ad Oltrisarco – Teatro Costellazione via Claudia Augusta 111 – Chiesa del Santo Rosario di Bolzano. Johnny Ponta e la Maval Band si esibiranno per aiutare l’Associazione. Tel. 0471 400108 info@orizzontebz.com

Il Centro culturale San Giacomo è un’organizzazione senza fini di lucro basata sul volontariato culturale, una delle associazioni storiche per quanto si riferisce all’ambiente culturale italiano dell’Alto Adige, e nel 2022 festeggia il Quarantesimo della sua costituzione. Organizza eventi che vanno dai concerti alle conferenze su temi di medicina, benessere, viaggi, musica, geopolitica, eccetera. Nel mandato in corso il presidente è Alberto Covanti, la vicepresidente è Mara Da Roit che da 13 anni segue la programmazione; presidente onoraria è Tina Feller.

Share

Comments are closed.