7 SCENE D'ITALIA — 24/10/2022 at 15:00

7 Scene d’Italia

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RUMOR(S)CENA – TRENTO – La XXX Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo Città di Trento co il titolo “Ombra” ha visto la partecipazione di 446 autori provenienti da 66 Paesi di ogni parte del mondo.Sono state presentate 1028 opere tra cui ne sono state selezionate 150 che saranno esposte alla Mostra alla Fondazione Caritro in via Garibaldi 33 di Trento La Giuria ha scelto una rosa di 8 segnalati e 3 opere vincenti nella sezione Satira e una quarta opera nel settore Fumetto (e tre segnalate) I premiati per la sezione Satira 1 Constantin Sunnerberg (Belgio) 2 Leonard Grabowski (Polonia) 3 Mehdi Azizi (Iran) Il premiato per la sezione Fumetti 1 Heibat Ahmadi (Iran). La Giuria è composta da Luigi F. Bona direttore di Spazio Wow- Museo del Fumetto (Milano) Marilena Nardi vignettista pluripremiata a livello internazionale e docente di illustrazione all’ Accademia Belle Arti Venezia. Fabio Magnasciutti vignettista di fama nazionale. Toti Buratti- vignettista e vicepresidente di Andromeda. Umberto Rigotti illustratore, caricaturista e grafico. L’inaugurazione della Mostra si terrà a Trento presso la Sala Fondazione Caritro di via Garibaldi venerdì 28 ottobre alle ore 18 e sarà visitabile fino al 14 novembre con l’orario 10/12 e 14/18- ll “Premio Speciale Alessandro Alfonsi”.Tra le opere pervenute lo Studio Andromeda ha scelto di assegnare il Premio Speciale Alessandro Alfonsi all’opera di Giovanni Soncini, con la seguente motivazione: la cura estetica, l’eleganza del segno e della gamma di colori e l’essenzialità della rappresentazione, rispetto al contenuto, rendono questa tavola aderente al linguaggio utilizzato da Alessandro Alfonsi, durante tutto il suo lavoro come grafico e art director. L’opera scelta per l’essenzialità e la sintesi grafica risulta molto vicina al linguaggio che utilizzava il nostro socio prematuramente scomparso.

www.studioandromeda.net

RUMOR(S)CENA – TRENTO- Va in scena al Teatro Sociale di Trento giovedi 27, venerdì 28, sabato 29, (ore 20.30) domenica 30 ottobre (alle 16) un omaggio al grande intellettuale Pier Paolo Pasolini nel centesimo anniversario dalla sua nascita, un “affresco polifonico per voci e orchestra” come lo definiscono Leo Muscato – coautore della drammaturgia assieme a Laura Perini e regista – e Giorgio Battistelli, consulente musicale del progetto. Lo spettacolo che nasce dalla sinergia inedita tra Teatro Stabile di Bolzano e Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, inaugura i cartelloni proposti dal TSB al Teatro Puccini di Merano il 25 e al Forum di Bressanone il 26 ottobre. Lo spettacolo apre la stagione 22/23 del Teatro Sociale di Trento grazie alla collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. PPP. Profeta Corsaro mette in relazione creativa due importanti istituzioni, divenendo il punto focale di due sguardi differenti sul concetto di spettacolo e di opera e su come pensare il rapporto con il proprio pubblico: il teatro di prosa da una parte, la musica sinfonica dall’altra. PPP. Profeta Corsaro intreccia parole, musica e immagini: la recitazione di cinque attrici e attori dalle espressività differenti, l’interpretazione di una selezione di brani da parte di un’orchestra sinfonica e un percorso visivo a completare l’apparato scenico. Scritti Corsari e Lettere Luterane, ma anche la poesia del grande intellettuale, sono il tessuto drammaturgico cui danno vita le voci di Marco Brinzi, Alex Cendron, Milutin Dapcevic, Gianluca Pantosti e Maria Pilar Perez Aspa che reciteranno compenetrandosi con l’Orchestra Haydn. Diretta da Marco Angius, l’orchestra passerà dall’interpretazione di Johann Sebastian Bach a Samuel Barber, da Charles Ives ad Arvo Pärt.

www.centrosantachiara.it

www.teatrostabile.it

foto di Tommaso Le Pera

RUMOR(S)CENA – FERRARA – La stagione di prosa del Teatro Comunale Abbado di Ferrara presenta venerdì 28 ottobre (alle 20.30) un appuntamento di teatro civile: Matteotti Medley, che porta in scena la vita, gli scritti e le testimonianze di un grande protagonista della storia italiana. A cent’anni esatti dalla Marcia su Roma, manifestazione armata volta al colpo di Stato e organizzata il 28 ottobre 1922 dal Partito nazionale fascista con l’obiettivo di favorire l’ascesa di Benito Mussolini alla guida del governo, l’attore Maurizio Donadoni racconta la vita del politico Giacomo Matteotti in un documentario teatrale con la regia di Paolo Bignamini. Alla fisarmonica Katerina Haidukova. «Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che con il loro sacrificio hanno aperto gli occhi e la strada agli altri», aveva detto Giacomo Matteotti, poco più che ventenne, parlando a dei coetanei. Il 10 giugno 1924, vent’anni dopo, in un martedì di sole a Roma sul lungotevere Arnaldo da Brescia, veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” della Ceka fascista, organismo voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori. Fu lo snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia.

www.teatrocomunaleferrara.it

Maurizio Donadoni

RUMOR(S)CENA – FIRENZE – L’icona transgender Eva Robin’s, la performer statunitense Rose Freeman, l’attrice e cofondatrice dei Teatri di Vita Patrizia Bernardi sono i protagonisti di “Evǝ”, lo spettacolo con cui Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, in programma martedì 25 e mercoledì 26 ottobre al Teatro Goldoni di Firenze, nell’ambito dell’Avamposti Teatro Festival organizzato dal Teatro delle Donne. Rivisitazione di “The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s New Frock” della drammaturga inglese Jo Clifford, “Evǝ” narra una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. In scena una compagnia di tantǝ evǝ che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità e fluidità: oltre a Eva Robin’s, Rose Freeman e Patrizia Bernardi, salgono sul palco l’attore palestinese Anas Arqawi, Saverio Peschechera, storico collaboratore di Teatri di vita, e il danzatore e performer Met Decay con il racconto ‘oltraggioso’ del bambino William: un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine; che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un po’ degli uni e un po’ delle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anzi… una storia che non tutti conoscono.

www.teatrodelledonne.com

RUMOR(S)CENA – BOLZANO – Dal 27 al 30 ottobre il Teatro Stabile di Bolzano presenta “Il Crogiulo” di Arthur Miller, tradotto da Masolino d’Amico, per la regia di Filippo Dini. Lo spettacolo è interpretato da (in ordine alfabetico): Virginia Campolucci, Gloria Carovana, Pierluigi Corallo, Gennaro Di Biase, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Didì Garbaccio Bogin, Paolo Giangrasso, Fatou Malsert, Manuela Mandracchia, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Valentina Spaletta Tavella, Caterina Tieghi, Aleph Viola. Le scene sono di Nicolas Bovey, i costumi di Alessio Rosati, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Aleph Viola. Collaborazione coreografica di Caterina Basso e aiuto regia di Carlo Orlando. Filippo Dini, dopo i recenti successi di Casa di bambola, The Spank che il pubblico bolzanino ha avuto nodo di vedere nella passata stagione, dirige e interpreta uno dei testi più feroci e critici nei confronti di una società, quella americana, ma per estensione quella umana, in cui la delazione e la calunnia innescano un meccanismo incontrollabile di intolleranza e violenza. Arthur Miller scrive “Il crogiuolo” nel 1953 durante il Maccartismo (o anche “caccia alle streghe rosse”): una vera e propria psicosi anticomunista, che si protrasse per tutti gli anni Cinquanta con strascichi anche oltre, generando terrore, tradimenti, condanne, morti. Sulla spinta di questo stato di follia collettiva, il drammaturgo sceglie di rappresentare la comica demenza della sua contemporaneità e i suoi tragici esiti attraverso la storia di uno degli episodi più misteriosi della storia americana: la caccia alle streghe avvenuta a Salem, in Massachusetts nel 1692.

www.teatrostabile.it

RUMOR(S)CENA – CASERTA – Sabato 29 (ore 20.00) e domenica 30 ottobre (ore 18.00) al Teatro Civico 14 (all’interno di Spazio X – via F. Petrarca 25 P.co dei Pini, Caserta) la quattordicesima stagione prosegue con Beckett on Tourette di VRAB pictures, connubio creativo di Lucilla Mininno e Giovanni La Fauci, in collaborazione con Nutrimenti Terrestri. Uno spettacolo di semi-varietà tragi-comica – sulle musiche di Giovanni La Fauci, Simone Di Blasi, Claudio La Rosa, Danilo Orbitello e le coreografie di Gaia Gemelli – in cui, ai tempi di una pandemia appena conclusa e di un dissesto sociale totale, un’intervista televisiva indaga cos’è successo al mondo dell’arte dagli anni ’80 ad oggi. Ai tempi di una pandemia appena conclusa e di un dissesto sociale totale, momento che ha spinto le persone a rinchiudersi in casa per paura, in pochi trovano il coraggio di uscire per continuare a partecipare alla vita. È così che una presentatrice si ritrova completamente sola. nello studio televisivo in cui da anni viene registrata la nota trasmissione “Cosa è successo ad un certo punto?”. Il suo compito è intervistare un ospite famoso con cui sviscerare una urgente questione d’attualità, in particolare “cos’è successo al mondo dell’Arte, dagli anni ’80 ad oggi?”. Durante la puntata, però, le cose non vanno esattamente come dovrebbero. La stagione del Teatro Civico 14 prosegue venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre con Veleno – Bloody pianos, razor blades and other messes, nuova produzione di Mutamenti/Teatro Civico 14, di e con Antimo Navarra per la regia di Ilaria Delli Paoli, che porta in scena un’esistenza complessa, che dall’abisso degli abusi prova a ricostruirsi nell’incontro con la musica classica.

www.teatrocivico14.it

RUMOR(S)CENA – CASTROVILLARI – Decima edizione del Calàbbria Teatro Festival a Castrovillari dal 27 al 30 ottobre 2022. “Ritrovarsi, rincontrarsi e condividere del tempo insieme èla tematica che accompagnerà questa edizione la 9+1 come piace definirla il direttore artistico, Rosy Parrotta per sottolineare quello che è stato lo stop forzato dopo il 2019 a causa della pandemia e la ripartenza con questa edizione tutta da scoprire. Il Festival, un progetto dell’Associazione Culturale “Khoreia 2000” con la direzione artistica Rosy Parrotta, la direzione organizzativa di Angela Micieli, vede il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino e della municipalizzata Gas Pollino.Si inizia con gli studenti delle scuole primarie di Castrovillari, Primo Circolo Didattico Statale e Direzione Didattica Statale “II Circolo” con la presentazione del libro Le avventure di Balù scritto da Anna Maria Deodato e Gaetano Catalani. Dialoga con gli autori, Lucio Rende. Venerdì 28 ottobre incontro culturale a cura del Premio Internazionale Castrovillari Città Cultura. Versi e note al vento con intermezzi musicali a cura di Maria Katia Grande (violino) e Nicola Russo al pianoforte. A seguire la cerimonia di premiazione del Premio Frontiere Aperte 2022 che quest’anno sarà conferito al Direttore d’Orchestra, Antonio Puccio, fondatore e direttore de L’Arco Magico Chamber Orchestra, con il quale ha già effettuato la registrazione di alcune tra le più importanti pagine della musica barocca che sarà presente al Calàbbria Teatro Festivalcon il romanzo “L’Incantesimo del Gesto e L’Alchimia del Respiro”

RUMOR(S)CENA – TORINO – Tre spettacoli, di cui saranno protagonisti Compagnia blucinQue, Sergio Bini in arte Bustric e Michele Cafaggi, all’interno di altrettanti teatri di Torino, ovvero Teatro Colosseo, Teatro Café Müller e Cinema Teatro Maffei: sono gli appuntamenti in programma nell’ambito del Nice Festival Torino tra il 27 e il 30 ottobre e che seguono un weekend di eventi all’aperto in centro città. Il primo degli spettacoli in teatro è fissato per giovedì 27 ottobre alle ore 20:00, e a seguire anche venerdì 28 e sabato 29 ottobre alle ore 21:30, al teatro Colosseo, dove andrà in scena Gelsomina Dreams, dichiarato omaggio della regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi al genio di Federico Fellini: lo spettacolo è un viaggio onirico in bilico tra danza, poesia, musica e circo, a partire da immagini ispirate al mondo dei sogni del grande regista e ad alcuni dei suoi film. Sulla scena gli artisti della compagnia blucinQue si muovono in uno spazio simbolico, di pochi elementi, in cui coreografie, suono e luci, trasportano in un mondo sospeso nel tempo, un’ambientazione che allude a un set cinematografico dismesso e di felliniana memoria. Lo spettatore viene così condotto per mano in una dimensione più profonda, inconscia, a tratti spiazzante. Attraverso i testi di Luis Borges, si evocano le tematiche vicine all’universo felliniano: la finzione, il doppio, il sogno, con un’idea di supremazia dell’estetica attiva dei prismi, capace di forgiare una visione personale sull’estetica passiva degli specchi che trasforma l’arte in copia attraverso il ritmo e la metafora. Agli interpreti non viene chiesto il calco di una maschera ma una reinterpretazione contemporanea e personale del sogno di una Gelsomina visionaria, portatrice di un sentire cangiante e in continua evoluzione.

www.blucinque.it/nice-festival-2022

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