“Vogliamo vivere! Punto di fusione”, rassegna d’Art-e-Teatro all‘Areapergolesi di Milano. Esplorare le alchimie possibili tra il teatro, la danza e altre arti per creare dei veri e propri “spettacoli in fusione”. Quattordici appuntamenti dal vivo di altrettante compagnie teatrali che collaboreranno e si fonderanno, di volta in volta e in modo differente composti da arti diverse, che daranno vita all’Areapergolesi di Milano dal 9 al 12 febbraio a “Vogliamo vivere! Punto di fusione”, una rassegna d’Art-e-Teatro, promossa da Silvia Borsari, Silvia Gulia Mendola e Greta Zamparini dell’Associazione PianoinBilico, realizzata grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e al patrocinio del Comune di Milano.
Dal 9 al 12 febbraio andrà in scena il principale appuntamento legato alla danza lo spettacolo “Modelli tagliati in carne (per l’esecuzione di un soggetto)” della compagnia Sanpapiè. Nata per il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, dove è stata presentata nel giugno 2009 al “Festival Incanti e Disincanti – La Fabbrica dell’Uomo” con il patrocinio di Amnesty International, la performance si plasma e si adatta ai luoghi che la ospitano. Raccogliendo la sfida compositiva offerta da spazi non teatrali, con questa performance la compagnia “Sanpapiè” riprende il filone di ricerca dedicato al site-specific, all’interno del quale lo spazio diventa un punto di partenza per l’ideazione e la scrittura delle coreografie.
Nello spettacolo la fisicità è esaltata con ogni mezzo: la nudità esibita, i due sono nient’altro che corpi privi di identità, segue il rito della vestizione, attraverso cui il corpo da modello di carne diviene persona, donna e uomo, e la sopraffazione del torturatore sul torturato assume i contorni di un rapporto di coppia dai meccanismi perversi e intimamente brutali. Si esplicita l’equazione tortura = desiderio della carne, attraverso la metamorfosi del passo a due, in bilico tra la sensualità di un tango e la giocosità di un rock ’n roll, in una lotta senza esclusione di colpi tra la dama e il cavaliere. La Compagnia Sanpapié nasce nel marzo 2006 all’interno della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, con il nome di Officine Clonerie, dall’incontro tra Lara Guidetti, coreografa, Sarah Chiarcos, drammaturga, e Fabio Cherstich, regista.
Lo spettacolo Pentesilea, il risultato di quest’incontro, debutta a Urbino nell’aprile 2006 al festival TeatrOltre e replica, tra gli altri, ai festival Apritiscena di Crema e Consenso e Contatto di Milano. Nel febbraio 2007 la compagnia prende il nome definitivo di Sanpapié e presenta lo spettacolo Sempreverde, presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi (marzo 2007). A partire da questo spettacolo, il lavoro della compagnia si tende all’indagine delle forme e dei linguaggi della coreografia, della drammaturgia e della musica, alla ricerca di un’altra forma e di un altro linguaggio che abbia la riconoscibilità del linguaggio teatrale e le possibilità espressive della coreografia. Stabilito questo canone d’identità comune, la compagnia sceglie una progettualità volta alla produzione di uno spettacolo di teatro – danza ogni anno.
Sanpapié sviluppa parallelamente due percorsi specifici: Progetto Istantanea e Paesaggi Urbani. con Istantanea 06 da Pentesilea, Sanpapié vince il VIII concorso coreografico Memorial Alberto Sassi presso il teatro Ruggero Ruggeri (Guastalla). Per il progetto Paesaggi Urbani presenta a RED – Reggio Emilia Danza 2007 la perfomance Pane; con Spazioper2 partecipa al festival Danae (Reggio Emilia – Milano, aprile 2007); propone la performance In_Sospeso alla Giornata Nazionale Musei a Cielo Aperto (Milano, Cimitero Monumentale, giugno 2007); con In 2 su una sedia partecipa al festival Arlecchino d’Oro – Danzarea / Impronte (Mantova, giugno 2007); propone Ostinato.
Come tutte le compagnie giovani, “Sanpapiè” ha ancora tutto da raccontare, da indagare, da sviluppare. Attualmente la direzione artistica della compagnia è di Lara Guidetti e Sarah Chiarco e insieme a loro Fabio Ferretti, organizzatore, e Marcello Gori, musicista e drammaturgo, che compongono il nucleo stabile della compagnia, parte integrante del progetto PUL – Compagnie in Residenza presso lo Spazio Mil di Sesto San Giovanni. Hanno debuttato neanche tanto in sordina, con lo spettacolo “Pentesilea” all’edizione 2006 del festival TeatrOltre. Il nome Sanpapié arriva l’anno dopo insieme allo spettacolo “Sempreverde” presentato alla Paolo Grassi. E’ da quel momento che, di fatto, il gruppo ha iniziato a sviluppare un linguaggio assai attento alle coreografie, alla dimensione spaziale del corpo come vettore di comunicazione ma quasi mai disgiunto da altri elementi, o visivi o sonori, definiti e importanti. La modalità di lavoro è quella di lavorare attraverso una progettualità che consenta la produzione di uno spettacolo di teatro-danza ogni anno, oltre a molti altri progetti site o festival specific.
Il video
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