RUMOR(S)CENA – BOLOGNA – Il teatro Arena del Sole ha ospitato lo spettacolo FESTEN – Il gioco della verità, un testo tratto dalla sceneggiatura del film diretto da Thomas Vinterberg nel 1998 e considerato un classico, un film che diventa teatro. La vicenda è ambientata in Danimarca. La famiglia borghese Klingenfeldt è riunita per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti anche i tre figli Christian, Michael e Helene. Dai primi movimenti di scena si avverte una calma solo apparente, che verrà rotta dal discorso di auguri del figlio maggiore Christian che, con rivelazioni inquietanti ed inimmaginabili, cambia inesorabilmente e demolisce il fragile equilibrio della famiglia. La scenografia è essenziale, il palcoscenico non rimanda a niente di realistico. Il regista Marco Lorenzi, pone sul fondo la proiezione del visual concept di Eleonora Diana, immagini che rappresentano i racconti dei protagonisti, e crea un’amplificazione del racconto che sottolinea i contorni surreali del momento scenico.
I nove attori in scena portano gli spettatori in una particolare doppia dimensione. Il gioco al massacro in cui evolve la festa scardina i rapporti di facciata, ma c’è sempre chi vuole voltare lo sguardo per continuare a dire che <<Dopo questo piccolo, come potremmo definirlo, intermezzo, possiamo riprendere i nostri posti per proseguire la festa>>. Il regista ci propone una comunità di esseri umani che recitano una commedia mentre uno di loro combatte strenuamente e dolorosamente per mostrare che in realtà sono tutti in una tragedia. I riferimenti alla tragedia greca, che il rapporto con il potere e con la figura paterna richiama, sono dichiarati ma presentati con attualità, a fianco alle tinte scure del racconto, che richiamano l’universo favolistico dei Fratelli Grimm.
Per tutta la rappresentazione lo spettacolo porta ad interrogarsi su quale sia la verità a cui si sceglie ad ogni battuta di credere, ma è un velo che non si sa se strappare, un abisso dal quale non è detto si voglia risalire. La recitazione di tutto il cast è stata armoniosa e ha reso appieno lo stridore della vicenda. Straordinaria Irene Ivaldi che veste i panni della madre, fredda, algida ed indifferente. E di questa storia il pubblico è fatto, per così dire, complice quando all’inizio sceglie con il suo silenzio-assenso tra la busta gialla o la verde, poi non prende posizione, come gli invitati alla festa che non vengono meno alle regole sociali.
Visto al Teatro Arena del Sole di Bologna il 27 gennaio 2023