musica e concerti — 19/04/2023 at 14:51

Jan Garbarek, una musica eterna

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RUMOR(S)CENA – CARPI (Modena) – Al Teatro Comunale di Carpi il carismatico sassofonista norvegese Jan Garbarek ha presentato una delle quattro date del suo tour in Italia dopo alcuni anni di assenza con un quartetto che è ormai diventato una formazione stabile: il pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, che suona con lui da oltre trent’anni, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il vulcanico percussionista indiano Trilok Gurtu.

Garbarek in oltre cinquanta anni di carriera ha costruito un suo stile musicale unico e inconfondibile, in cui il suono del suo sax è immediatamente identificabile. Definire solo jazz la sua musica è assolutamente riduttivo, dal momento che fin dai primi anni della sua carriera ha spaziato dal jazz alla musica contemporanea, dalla musica ambient alle musiche etniche, dal progressive rock alla musica antica. Ha collaborato con i più grandi musicisti dei vari generi, da giganti del jazz come Keith Jarrett e Don Cherry, a musicisti indiani come Zakir Hussain e L. Shankar, all’Hilliard Ensemble per la musica classica, diventando un pilastro fondamentale per la creazione del cosiddetto suono ECM, la sua etichetta fin dagli esordi.

JAN_GARBAREK GROUP

Nella sua musica si colgono tutti i riferimenti dell’improvvisazione free jazz, ma i suoi orizzonti si ampliano nell’esplorazione delle melodie tradizionali nordiche, sia popolari che colte, per poi estendersi ai ritmi dei raga indiani e delle musiche magrebine, raggiungendo infine gli spazi dilatati della musica meditativa e ambient. Il suo sound è secco, scandito, tagliente, mai distorto o forzato anche nelle improvvisazioni più estreme, e al contempo nei momenti più melodici riesce a toccare punte di intensa liricità, ed è grazie a queste sue caratteristiche che è diventato un mito per la musica jazz e oltre.

Negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente ai concerti, lasciando da parte le produzioni in studio, grazie anche al perfetto equilibrio e all’intesa creati assieme ai musicisti che lo accompagnano da anni in tour, che gli permettono di dare vita a sonorità sempre diverse da sera a sera.  Come dice Gurtu: ”un buon 90% di quello che si ascolta in platea è improvvisazione. L’ambizione nostra è non offrire mai lo stesso spettacolo per due sere di fila”

Il concerto ha offerto due ore di musica intensa e variegata, in cui si sono ascoltate tutte le tematiche più note di Garbarek, dalle melodie più liriche e struggenti ai brani corali, in cui il piano e il basso sottolineano all’unisono le note del sax.  Un forte accento sul ritmo oltre che sull’improvvisazione è dovuto alla presenza di Trilok Gurtu, un percussionista eclettico e funambolico che riesce a creare un vero spettacolo visivo grazie alle sue doti creative, alternandosi alle tabla, alla batteria, alla cajon box, a pentole, vasi e secchi pieni d’acqua, rubando spesso la scena al principale attore. I suoi duetti con Garbarek al sax sopranino e al flauto di salice hanno raggiunto intense punte emotive in un botta e risposta dinamico ed incalzante.

Rainer Brüninghaus ha confermato il suo grande talento espressivo e melodico, grazie ad uno stile pianistico liquido in perfetta sintonia con il sax, offrendo nel suo assolo al piano a coda un intenso momento di musica creativa contemporanea condita di sprazzi jazz solo nel finale.

Yuri Daniel, che nel 2007 ha preso il posto di Eberhard Weber, il grande contrabbassista tedesco da sempre collaboratore di Garbarek e purtroppo ritiratosi dalla scena, non ha fatto rimpiangere la sua assenza grazie ad  una tecnica straordinaria al basso fretless e alla sua capacità di creare linee melodiche chitarristiche, ricordando in maniera netta le sonorità di Weber a cui aggiunge un elemento di fisicità latina che lo rende un vero cardine della formazione. Nel suo prodigioso assolo ha offerto una summa di tutti i più noti stili bassistici, dalle melodie rotonde di Pastorius al funky, dai ritmi latini a complesse strutture stratificate grazie all’uso di loop.

Il bis con le delicate e struggenti note di uno dei suoi brani più famosi, Pygmy Lullaby, ha concluso degnamente una serata memorabile che ha entusiasmato il folto pubblico.

Visto il 14/04/2023 al teatro comunale di Carpi

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