RUMOR(S)CENA – VENEZIA – Il 67 esimo Festival internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, in programma fra il 16 e il 29 ottobre 2023, con il titolo di “Micro-Music” sarà prevalentemente dedicato alla musica digitale esplorandone tutte le infinite possibilità acustiche fino ai dettagli più minuti in una interazione con gli ambienti veneziani. Il festival si articolerà in sei sezioni, Sound Microscopies, Sound Installations/Sound Exhibitions, Stylus Phantasticus, Club Micro-Music, Digital Sound Horizons e Sound Studies. Il Leone d’Oro alla carriera sarà conferito a Brian Eno, per il suo lavoro ultraquarantennale nella ricerca del suono e per la sua concezione dello spazio acustico come strumento compositivo.
Artista multimediale, inventore della ambient music, Eno si è sempre definito come un ‘non Musicista’. Al Teatro La Fenice sarà proposta la prima esecuzione assoluta del progetto Ships, una interazione con le atmosfere orchestrali diffuse ed elaborate in collaborazione con la Baltic Sea Philharmonic Orchestra diretta da Kristjan Järvi, con la partecipazione dell’attore Peter Serafinowicz, il chitarrista Leo Abrahams, il software designer Peter Chilvers. Sarà anche presentata Nothing Can Ever Be The Same, una video installazione di Gary Hustwit, regista e fotografo americano, in collaborazione con l’artista digitale Brendan Dawes, che hanno digitalizzato e restaurato circa 400 ore di materiale che coprono 50 anni del vasto archivio sonoro di Brian Eno.
Il Leone d’Argento sarà consegnato a Miller Puckette, matematico, programmatore statunitense, professore di musica alla università della California, autore di The Theory and Technique of Electronic Music. Il premio è il riconoscimento per la sua ideazione e sviluppo dei software Max/Msp e Pure Data, basati su un linguaggio di programmazione incentrato su elementi visivi, che rende intuitivo creare modi unici di strutturare, generare e concettualizzare la musica, utilizzato dai maggiori esponenti delle musiche digitali. Puckette si esibirà con la prima assoluta di Knock, per elettronica e percussioni con il collettivo Øther formato con il percussionista Irwin.
Sound Microscopies è la sezione principale, aperta da As I Live And Breathe, di Morton Subotnick, uno dei massimi pionieri della musica elettronica e ancora attivo sulla scena a novanta anni, basata sulla manipolazione della voce e dei suoni del respiro in tempo reale attraverso interazioni digitali. Marianne Amacher, scomparsa nel 2009, è un’altra pioniera del suono elettronico, che ha dedicato la sua carriera alle ricerca nelle aree della percezione, della spazializzazione del suono, e dell’otoacustica. Verrà riproposta la sua composizione ‘GLIA’, per strumenti ed elettronica, del 2006, in forma di concerto installativo per un pubblico in libero movimento intorno ai musicisti. Francesca Verunelli, Leone d’argento nel 2010, presenta a Venezia la prima assoluta di Songs&Voices, una esplorazione elettroacustica provocatoria su quale può essere l’essenza del canto e come possiamo percepirlo quando nessuno canta.
Joanna Bailie, compositrice britannica che lavora sulla interazione tra registrazioni ambientali e strumenti acustici, presenterà il suo nuovo lavoro, 1979, basato sulla teoria secondo cui nessun suono in uno spazio è mai veramente perso, le onde sonore continuano ad esistere molto tempo dopo che la sorgente iniziale ha lasciato la stanza, rimbalzando tra le pareti ad ampiezze sempre più minuscole per l’eternità. Marcus Schmickler, raffinato autore di strutture sonore astratte, presenta Glockenbuch IV, una performance installativa basata sui suoni delle campane della chiesa veneziana di Santa Maria dei Carmini, che vengono trasformati e spazializzati attraverso procedimenti algoritmici.
Robert Henke, ingegnere e compositore, capace di creare un perfetto connubio tra musica elettronica e visual art digitale, proporrà il suo progetto CBM 8032 AV, una performance audiovisiva incentrata sull’utilizzo di quattro computer Commodore 8032, in un recupero dei suoni informatici della prima era del suono digitale.Professor Bad Trip di Fausto Romitelli è l’omaggio al compositore che meglio ha espresso la lezione di Scelsi, Ligeti e Sciarrino nelle nuove tecnologie musicali. In quest’opera si succedono stimoli dalla musica rock, dall’elettroacustica e dal rumorismo, dalle avanguardie francesi e italiane e dal lavoro su nastri e effetti fino a passaggi ambient. Sound Installations/Sound Exhibitions è dedicata a installazioni sonore pensati appositamente per spazi specifici della città di Venezia, da Andrea Liberovici e Paolo. Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski. Tania Cortés, Alberto Anhaus, Louis Braddock Clarke, che saranno presenti per tutta la durata del festival.
Stylus Phantasticus – The Sound diffused by Venetian Organs, è la sezione dedicata al suono dell’organo a canne nel suo ambiente più naturale, le chiese. Kali Malone, autrice di lavori minimali per organo, si esibirà nella Basilica di San Pietro di Castello con Trinity Form, un progetto concepito per l’architettura della chiesa, con suoni dilatati e statici che ne ampliano lo spazio naturale. John Zorn, autore eclettico che spazia dal jazz alla contemporanea, dalla sperimentazione sonora più estrema alla canzone, proporrà The Hermetic Organ, utilizzando i registri più estremi dell’organo e creando una musica totalmente astratta ed estrema.
Wolfgang Mitterer, noto per avere rielaborato in chiave contemporanea le sinfonie di Beethoven in un progetto iconoclastico e irriverente, si esibirà sull’organo Franz Zanin della Sala dei concerti del Conservatorio Benedetto Marcello con un nuovo lavoro per organo ed elettronica, Requiem for a Beautiful Dream. Nell’unico omaggio alla musica antica e barocca e del festival Luca Scandali eseguirà partiture di Andrea e Giovanni Gabrieli e Claudio Merulo all’organo di San Salvador, mentre Andrea Marcon interpreterà le musiche Frescobaldi e Storace all’organo di San Trovaso. Club Micro-Music vedrà le performances di alcuni tra i più noti e interessanti musicisti e DJ della scena Club Culture attuale, in concerti appositamente concepiti per gli spazi del Teatro alle Tese, dove il pubblico potrà accedere agli eventi liberamente in diversi momenti La Notte di Sonic Acts vedrà in scena i DJ set di performer e compositori dal festival Sonic Acts di Amsterdam,
La notte di Battiti, ideata in collaborazione con Pino Saulo e Rai Radio3, vedrà la prima italiana del progetto di Jace Clayton, The Julius Eastman Memorial Dinner, un musicista afroamericano attivo negli anni ’80, recentemente riscoperto dopo anni di oblio. La Notte di Nero avrà protagonista Steve Goodman aka Kode9, influente dj e producer scozzese, seguito dalla performer Loraine James, tra deformazioni asimmetriche, drum&bass e alterazioni ritmiche.Sarà presente il seminale duo inglese Autechre, che con la loro musica dissonante e ricca di distorsioni sono stati i primi a rendere popolari queste sperimentazioni negli anni ’90. La performance del duo Nicolas Becker e Robert Aiki Aubrey Lowe, due ricercatori dedicati alla manipolazioni di suoni avvolgenti e ipnotici, concluderà l’intero festival.
Digital Sound Horizons. è la sezione dedicata a installazioni, progetti compositivi online ed eventi in forma di concerto che impiegano nuove tecnologie legate al suono digitale proposte dai giovanissimi compositori Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver. Guy Ben-Ary e Nathan Thompson presentano Music for Surrogate Performer, installazione basata su un sistema generativo per analizzare e attivare cellule neuronali. Brigitta Muntendorf, presenta ORBIT – A WAR SERIES, un progetto multimediale basato su voci femminili filtrate dall’intelligenza artificiale per urlare i conflitti combattuti sui corpi delle donne. Sound Studies comprende incontri, tavole rotonde e lezioni tenute dai maggiori interpreti del festival e quattro Lezioni di musica di Radio3, presentate da Giovanni Bietti, che illustrerà con la consueta maestria il repertorio organistico della Scuola veneziana del 1500.