RUMOR(S)CENA – MODENA – La compagnia Ailey II, versione più giovane dell’Alvin Ailey American Dance Theatre, nata nel 1974, è universalmente rinomata per aver saputo fondere lo spirito e l’energia di grandi talenti della danza con la passione e la visione creativa di coreografi emergenti, nel rispetto dell’eredità artistica del grande maestro Alvin Ailey. Al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena la Ailey II ha presentato un programma che ha combinato il rigore di pezzi iconici con una coreografia più recente, portando sul palco l’eleganza, la plasticità, l’agilità e l’energia fuori dagli schemi della compagnia.
La serata inizia con Freedom Series, della coreografa Francesca Harper, ex studentessa alla Ailey School, che guida la compagnia dal 2021. Questa coreografia è costituita da una serie di quadri, frammenti di ricordi in cui la coreografa fa emergere la forza espressiva dei ballerini, in perfetta sintonia tra loro, che si sono uniti e dispersi con sfere luminose in mano, felici e immersi nel loro mondo. La colonna sonora è caratterizzata da una miscela di suoni acustici ed elettronici e i costumi sono dello stilista Elias Gurrola
Segue The Lark Ascending, sulla Romanza per violino e orchestra di Ralph Vaughan Williams, un passo a due lirico coreografato nel 1972 da Alvin Ailey e qui riallestito da Elisabeth Roxas-Dobrich, con costumi di Bea Feitler. In questo balletto i vocabolari moderno e classico si fondono tra loro in modo da far risaltare le abilità tecniche dei ballerini in entrambi gli stili. Quest’opera del repertorio di Alvin Ailey, longeva e importante, incanta il pubblico dal 1972 per il lirismo e la leggerezza del movimento dei ballerini.
Il terzo pezzo presentato è The Hunt, coreografato dal direttore artistico Robert Battle e rimesso in scena da Elisa Clark. Questa coreografia del 2001 evocava la brutalità dei cacciatori, la paura della preda, il pericolo e la fatica della caccia, come metafora della complessità della natura umana. Nell’allestimento di Elisa Clark i quattro ballerini hanno mostrato grande coesione ed equilibrio, pur nei ruoli opposti di cacciatore e preda. Ispirato alle arti marziali, è un lavoro atletico e potente, scandito dal ritmo percussivo e presentato da quattro danzatori che sembrano attuare un rituale astratto, dal sapore e tribale ed esplosivo.
Chiude la serata e questa pregevole carrellata nel mondo della compagnia Ailey II Revelations, uno dei capolavori di Alvin Ailey e probabilmente la sua coreografia più vista, scritto nel 1960. Questa coreografia corale, che musicalmente si basa su spiritual afro-americani, gospel e Holy Blues, esplora con fervore i luoghi del dolore più profondo e della gioia dell’anima, rievocando l’epopea afroamericana. Vedere Revelations è un’esperienza molto coinvolgente: la compagnia all’unisono trascina il pubblico nel suo racconto con partecipazione, anche quando esso non canta e balla seduto ai propri posti. Questo classico intramontabile è un omaggio a quella tradizione, nata dai ricordi del coreografo della sua infanzia nel Texas rurale e nella chiesa battista, ma questo balletto trascende le nazionalità e parla di emozioni universali, che rendono l’opera attuale.
Visto il 7 novembre 2023, Teatro Comunale Pavarotti-Freni, Modena