Co-Scienze — 03/02/2024 at 19:27

Sergio Mattarella: “«Oggi, e a livello europeo, Trento si vede riconosciuta come grande potenza della solidarietà”

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RUMOR(S)CENA – TRENTO – Il Falcon 500 dell’aeronautica Militare Italiana è decollato dall’aeroporto Caproni di Militare verso le 13, pochi minuti dopo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lasciato il Palazzetto dello sport T Quotidiano Arena, al termine della cerimonia inaugurale di Trento Capitale europea del volontariato 2024. Il Capo dello Stato era arrivato alle 11, preceduto da due corazzieri in alta uniforme che aprivano il corteo presidenziale, accolto dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e dal sindaco Franco Ianeselli che ha ricordato come «un trentino su cinque fa il volontario», citando il periodo del Covid-19 dove lo stesso Mattarella «a Codogno nel 2020 aveva ringraziato i volontari che si prodigavano come “un sommerso del bene” e assegnando a Giorgia Depauli il titolo di Cavaliere della Repubblica (cooperante che si dedicava in particolare alla difesa dei diritti delle donne e collaboratrice con“Trento si aiuta”, prematuramente scomparsa, ndr).

Siamo la città di Alcide Degasperi, di Chiara Lubich e di Antonio Megalizzi, dell’amico dei poveri don Dante Clauser. Maria Pia Veladiano ha scritto che chi fa il bene rompe “l’incantamento perverso del niente mai cambierà”I volontari qui riuniti sono il più potente antidoto alla rassegnazione e sono un esempio per la politica che sempre più spesso si fa intimorire dalla vastità e dalla complessità delle questioni del nostro tempo».

Il presidente Maurizio Fugatti ha ringraziato i volontari presenti che «hanno contribuito a ottenere questo risultato e, ovviamente, l’amministrazione comunale che con impegno ha creduto in questa opportunità e mi permetto di estendere questo riconoscimento all’intera comunità trentina dove è attivo il volontariato, un cittadino su cinque ne fa parte. Si tratta della percentuale più alta d’Italia. La parola volontariato deriva dal latino “voluntas” ovvero volontà che significa essere protagonisti delle decisioni rilevanti per il territorio. Per questo il volontariato si pone come emblema del nostro modello di autogoverno, costruito a partire dalla comunità e l’Autonomia non sia e non debba essere ripiegamento verso l’interno o cura di interessi particolari».

Gli spalti gremiti da migliaia di persone tra volontari, studenti, ospiti internazionali tra cui il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj, (Ucraina), città candidata insieme a Trento, rappresentanti delle istituzioni, forze dell’ordine sia ospiti che in servizio, soccorritori con i loro cani per la ricerca di persone, protezione civile, croce rossa, vigili urbani. A dare il benvenuto della città i cori della Sat e della Sosat che hanno interpretato rispettivamente l’Inno d’Italia e quello Europeo.


fonte Ufficio Stampa del Comune di Trento


(foto di Pierluigi Cattani Faggion

L’inaugurazione si è svolta in un clima di totale sobrietà senza intenti autocelebrativi, (era presente anche il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi) come deve essere quando si parla di volontariato nel prodigarsi ad aiutare chi si trova condizioni di difficoltà, povertà, indigenza, e pericolo di vita. Un capitale umano definito a ragione dai rappresentanti delle tante associazioni: “un bene comune immateriale con l’intento di creare benessere sociale”. Alla cerimonia hanno partecipato anche Chiara Tommasini, presidente dell’Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e i volontari Luca Bronzini coordinatore della scuola di italiano per stranieri Penny Whirton : “Vediamo centinaia di persone migranti giungere a Trento, molti devono dormire in strada.

fonte Ufficio Stampa Comune di Trento Nelle foto: Minotto, Bronzini e Endrizzi (foto P. Cattani Faggion)

Sentiamo una grande energia derivante da questo mondo, ma sentiamo anche una profonda iniquità, sentiamo come umanamente insopportabile ostacolare i progetti di vita di queste comunità. Ci attendiamo un maggiore impegno da chi è istituzionalmente preposto”(al quale è stato tributato un lungo applauso) per aver spiegato che «inclusione, accoglienza significa aiutare a fornire un’ istruzione agli stranieri, insegnando loro l’italiano», Serena Endrizzi presidentessa dell’associazione Intrecciante, progetto calcistico di integrazione multietnica nato tra i ragazzi richiedenti asilo dell’Africa subsahariana. “La mia storia di volontariato inizia del 2018, è una storia di sport e inclusione, di impegno per fare sì che tutti i giovani si sentano responsabili della loro associazione e che sperimentino il grande potenziale relazionale dello sport”

Annamaria Minotto in rappresentanza dell’Associazione Pronto Pia, una rete solidale a sostegno delle persone anziane che non hanno una rete familiare o presentano delle fragilità. “Il nostro impegno è fare comunità e creare benessere sociale”, ha dichiarato Anna Maria – Esserci per noi vuol dire provare a essere felici insieme, in compagnia”. Giorgio Casagrande era tra i presenti e ricopre la carica di presidente del Centro Servizi volontariato di Trento.


fonte Ufficio Stampa del Comune di Trento


(foto di Pierluigi Cattani Faggion

L’intervento di Mattarella ha siglato l’inaugurazione al suo termine, succedendo ai diversi interventi che lo hanno preceduto, ringraziando per il suo impegno anche Gabriella Civico, direttore del CEV (Centro europeo per il volontariato) che ha ribadito come «il volontariato promuove la coesione sociale, l’inclusione, la tolleranza, la visione di una società più equa”; citando la figura di Alcide Degasperi come esempio di una politica capace di unire. Oggi, e a livello europeo, Trento si vede riconosciuta come grande potenza della solidarietà, valore che sta alla base del volontariato, che esprime una visione del mondo. Quella della indivisibilità della condizione umana. Il famoso “I care”, mi riguarda, fatto proprio da don Milani e da Martin Luther King. Una visione che pone in primo piano la persona, l’integralità della sua vita, il suo pieno diritto a essere parte attiva della comunità. L’Europa, quasi ottanta anni addietro, è risorta nella pace. Le azioni dei volontari ci parlano di pace. Il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano. È una responsabilità che riguarda ciascuno di noi. L’augurio a Trento e alle migliaia di volontari che animeranno la Capitale europea è che la vostra e la loro energia siano contagiose e si propaghino.


fonte Ufficio Stampa del Comune di Trento


(foto di Pierluigi Cattani Faggion

L’importanza dei valori costituzionali è stata alla base del suo discorso letto senza pause e con una coerenza tale da dimostrare  come sia ancora il garante della Costituzione: «Il volontariato è la risorsa più preziosa della società e l’Italia è ricca di volontari che si prodigano ogni giorno offrendo l’aiuto a chi ne ha più bisogno, soccorrono e costudiscono anche il patrimonio culturale e artistico (la riprova si è vista con l’alluvione dell’Emilia Romagna, dove lo sforzo collettivo di tutta la popolazione è stato supportato da migliaia di volontari accorsi da altre regioni, ndr). I volontari promuovono a costruire ponti – ha spiegato Mattarella , interrotto da molti applausi – altrimenti ci sarebbero solo macerie esistenziali. È fondamentale preservare l’indivisibilità della condizione umana e la solidarietà è un modo che parte dalle coscienze, reca impresso il carattere dell’ascolto dell’altro. Abbiamo bisogno di solidarietà, di esprimerla e di riceverla, per sentirci parte di una comunità.


fonte Ufficio Stampa del Comune di Trento


(foto di Pierluigi Cattani Faggion

La nostra Costituzione riconosce come un presupposto di un vero sviluppo civile e l’Articolo 2 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’Uomo, sia dei singoli che della collettività richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». Il tributo alle migliaia di volontari presenti nelle tribune è arrivato con l’attestazione di essere dei «campioni di umanità – sollecitando le coscienze di tutti a difendere, per poi proseguire- , la cultura della cura di cui i volontari si fanno portatori che è sempre più complessa. Ma è così che si costruiscono i beni comuni. Cura significa passione educativa, capacità di includere chi è ai margini, trasmissione generazionale, sostenibilità ambientale; significa dare una mano a chi non ce la fa perché possa riprendere il cammino. Vuol dire essere cittadini attivi, confrontarsi con le istituzioni, fare il proprio dovere, usare il patrimonio pubblico per il bene di tutti. Dobbiamo aver cura della Repubblica. Dobbiamo avere cura dell’Europa».  

fonte Ufficio Stampa Quirinale

Rivolgendosi al sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj per ringraziarlo della su presenza ( la sua città ospita 150.000 sfollati dalle zone di guerra in Ucraina, città che “si è trasformata nel più grande centro umanitario e la nostra è una missione di soccorso dove il Centro di riabilitazione Unbroken 16, ospita 350 bambini feriti – ha spiegato il Sindaco -, parlando sia in italiano che in inglese, ndr), ha voluto sottolineare come «nei Trattati dell’Unione europea il valore fondante della solidarietà ha molteplici declinazioni. Solidarietà tra i popoli, tra gli Stati, solidarietà che le istituzioni devono assicurare ai cittadini, affermandone la dignità, riducendo i divari e accrescendo le opportunità.

fonte Ufficio Stampa Quirinale

Una solidarietà liberamente organizzata dai corpi intermedi, che sono espressione viva, diretta della comunità». Senza dimenticare la figura di uno dei principali protagonisti della ricostruzione di un’Europa dilaniata da due guerre mondiali dove da nemici i popoli hanno ritrovato sentimenti di convivenza, lo statista e presidente del Consiglio Alcide Degasperi, originario del Trentino. Un lungo applauso tramutatosi in ovazione ha salutato il Presidente, il quale ha salutato e stretto la mano a decine di volontari in fila, e con un cenno della mano alzata verso il pubblico si è congedato.

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