RUMOR(S)CENA – PALERMO – Scritto dal Lev Tolstoj tra il 1867 e il 1869, “Guerra e pace” inizia il suo nuovo percorso dal Teatro Biondo di Palermo e va in tournée per i palcoscenici di Modica (5 e 6 novembre), Catania (dall’8 al 17 novembre), Arezzo (15 e 16 dicembre), Prato (18 e 19 dicembre), Torino (dal 21 dicembre al 2 gennaio), per approdare all’Argentina di Roma dal 4 al 23 gennaio del prossimo anno. Con una scenografia importante, di segni certi, doppi, triplici, in fantasiosa e architettonica successione e apparizioni mutevoli, moltiplicata per spazi possibili e sussulti d’emozione. La firma Marta Crisolini Malatesta, pensata per assecondare in evidente fiancheggiamento visionario il lavoro di Luca De Fusco, autore con Gianni Guerrera dell’adattamento teatrale e regista della sua nuova, seconda, tappa del viaggio visionario nella scrittura di Tolstoj dopo l’”Anna Karenina”.
Per dirci questa volta che la guerra è un male antico che non s’arresta, De Fusco sceglie di misurarsi quindi non con uno dei tanti drammi e tragedie scritti per il teatro, ma con il monumentale capolavoro di Tolstoj “Guerra e pace”. L’ha fatto più volte il cinema, eccone una nuova scrittura per il teatro. A percorrere la storia di antichi sogni di eroismo e grandi delusioni di anni che le pagine e le appassionate letture ci hanno consegnato, coniugandole con quelle dell’amore sognato e poi vissuto, non sempre bene, non sempre felice, di una generazione sognatrice.
Così è andato in scena al Teatro Biondo di Palermo, in triplice coproduzione con il Teatro di Roma Teatro Nazionale e con lo Stabile di Catania, quello che De Fusco stesso ha definito “uno dei maggiori titoli sulla guerra di tutti i tempi nel momento in cui ben due guerre devastano la vita di tante persone e la coscienza di tutti noi”. Nessuno spostamento di tempi e poetici sussulti beninteso, ché non una attualizzazione di forma interessa all’autore/regista, siamo ben saldi nel tempo dei sogni ambiziosi di Napoleone e nella non prevista abilità degli ufficiali zaristi a resistere per vincere, forse, la guerra che invadeva il mondo in un allora che credeva alla guerra come eroismo con cui riscattare fragilità e piccole viltà domestiche o come fede a cui pagare tributi di vita.
Ad un gruppo solido di attori capitanato da Pamela Villoresi, con Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri, De Fusco affida il compito di far vivere incastri di storie più o meno complesse, strategie militari, nobili famiglie in affanno, e tempi d’illusione in cui l’amore non era necessariamente felice, le apparenze facevano agio sulle incerte o incomode verità, alle frivolezze e alle ansie di una società non proprio cosciente di quanto stava accadendo.
Con divisione abbastanza netta di compiti, femminili quelli di conquiste e stabilità sociali e sentimentali, di cui si fa portavoce con autorevolezza e qualche ironia l’Anna Pavlovna di Pamela Villoresi, e con tenerezza malata la Natàl’ja di Mersila Sokoli. E illusione di sogni d’eroismo, piccole viltà domestiche, appalto tradito di vittoria umana, sociale, sentimentale, tutti maschili per uomini molte volte insicuri, tra cui si fa scegliere il tormento dell’Andrej di Raffaele Esposito o la fragilità vanitosa dell’Anatòlij di Giacinnto Palmarini. Bene, di tutta questa complessità visionaria De Fusco tiene conto nella composizione del suo spettacolo che coincide con umori, e sussulti in fedele riscontro con cambi di scena a vista e sorpresa di suggestioni nel gran lavoro di tutti, nel salire e scendere e cadere in precipizio di vita sulla grande, bellissima scalinata adoperata forse anche troppo melodrammaticamente in passione di racconto e luci, eloquenti sempre, di Gigi Saccomandi. Con musiche di Ran Bagno e video di Alessandro Papa più prudentemente presenti del solito a dar forza alla cifra di De Fusco. Poco più di due ore di spettacolo sono il risultato del ben condensato lavoro per il monumentale romanzo. Il pubblico, alla prima palermitana, è sembrato esserne complice e volentieri partecipe.
Guerra e pace da Lev Tolstoj adattamento teatrale di Gianni Guerrera e Luca De Fusco
regia Luca De Fusco
con Pamela Villoresi, Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri. Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta, luci di Gigi Saccomandi, musiche di Ran Bagno, creazioni video di Alessandro Papa, coreografie di Monica Codena.Produzione Teatro Biondo di Palermo, Teatro di Roma Teatro Nazionale e Stabile di Catania
Visto venerdì 25 ottobre 2024 al Teatro Biondo di Palermo