Recensioni — 10/12/2024 at 19:21

A.K.A. (Also Known As): Carlos e la nostra diversità

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RUMOR(S)CENA – FIRENZE – Al Teatro di Rifredi  per la regia di Angelo Savelli in apertura distagione 2024-2025:A.K.A. ,acronimo di Also Knows As. Una testualità di forte impatto politico, sociale e antropologico che tratta di adolescenza, identità, sessualità, razzismo e xenofobia. Il testo è di Daniel J. Meyer (Buenos Aires,1982), tradotto in molteplici lingue e premi internazionali, regista e professore di teatro a Barcellona che declina, autorialmente ed in prima nazionale, un lavoro di grande pulizia formale con protagonista monologante il giovane attore e rapper Vieri Raddi, fiorentino,davvero convincente in una azione scenica densa di variazioni drammaturgiche, che orbitano intorno alla vicenda famigliare di Carlos: un quindicenne di cui non sappiamo nulla se non dalle sue auto-dichiarazioni, diaristiche-rivolte al pubblico dallo spazio privato della e dalla sua cameretta.

crediti foto Filippo Manzin

Carlos transita la sua giovane vita fra amici, scuola, famiglia e social e fin da subito ci identifichiamo con lui da adulti, come si potrebbe fare con il ragazzo che potrebbe essere un nostro figlio, un nipote, un allievo, il figlio di nostri vicini di casa, o che troviamo in piazza o al parco coi suoi coetanei. Infatti si incontra con gli amici al parco (un suo amico-alter ego si presenta in scena con skate board), e sappiamo che un giorno alla settimana frequenta, inviato dalla sua famiglia, un gruppo dove altri adolescenti parlano di sé, coordinati da un adulto. Questa, che sembra una banalissima sequenza di microstorie, fin da subito incolla l’attenzione del pubblico per la capacità affabulatoria di Carlos/Vieri Raddi, che consegnerà al pubblico di Rifredi, intatta per ben 80 minuti. 

La scena è essenziale: sullo sfondo un murales coloratissimo pop art, che ha molto a che vedere con immagini graffittare alla Keith Haring, un letto, una panchina, sbarre. Perché qui si parla della vita di emigranti di seconda o terza generazione, per l’Italia, nella loro potenziale integrazione, fosse questa. Il tema è integrazione-emarginazione. E adozione. Il tema è che CarlosVieri Raddi, quindicenne, ascolta e chatta in Spagna con una sua coetanea a Barcellona (ma è Twitter o Instangram o…), e poi si trovano con gli amici e ragazze in una panchina al parco. Genitori, insegnanti, operatori del e disagio giovanile?  E poi la catastrofe. pure il carcere. Ma poi, quale? perché il ragazzo ha un padre e madre  e da recenti fatti storici (divisivi in Spagna).Lui vuole e semplicemente  vuole.  vuole vivere. Amare. E allora cosa accade in questa famiglia sbagliata (?). ma quale? Carlos ne è consapevole. Lui dichiara, dopo esperienze tragiche: Io non sono io. Nato anche come Altro da se.  ha il progetto di vita.Ma sono IO. A prescindere da chi io Carlos, sia nato. Il suo è amore per la vita. Malgrado tutto. Perché Carlos siamo noi.

crediti foto Filippo Manzin

Also Known As

Prima nazionale

di Daniel J Meyer

con Vieri Raddi

regia Angelo Savelli

musiche di Jaidem, Lupus Mortis, Vieri Raddi

Produzione Teatro della Toscana

Prima nazionale

Visto al Teatro di Rifredi il 1 dicembre 2024

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