Cinema, Recensioni Film — 29/01/2025 at 13:06

Un “Eterno visionario” che riemerge dagli “incubi” di Luigi Pirandello

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RUMOR(S)CENA – L’onirica suggestione che emana Eterno visionario, diretto da Michele Placido, rivela nella sua ispirazione drammaturgica e registica un viaggio nell’inconscio del Premio Nobel per la letteratura, assegnato a Luigi Pirandello nel 1934 a Stoccolma, oltre a quello collettivo della sua famiglia, ma anche di un’intera società contraddistinta da un periodo storico contrassegnato dal regime fascista con il quale Pirandello ebbe un controverso rapporto. Un viaggio “dietro alle quinte “della sua vita tormentata divisa tra la scrittura e i suoi famigliari in cui la malattia psichiatrica della moglie e il contrastato rapporto con i figli, ebbe un’influenza significativa nei suoi “incubi” finalizzati a scrivere per il teatro.

Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi

Il film appare sospeso tra l’onirico dei suoi tormenti esistenziali e una realtà segnata dalla difficoltà di gestire un portato emotivo e psicologico che fa di Pirandello uno spartiacque tra un teatro borghese e una rivoluzione anche dirompente fin troppo sovversivo per il pubblico e la critica del suo tempo. Sulla scena salgono i suoi personaggi scaturiti da una mente fervida creativa quanto sofferente incapace di tenere a distanza la sua vita privata. Il marito e padre si mescola con l’uomo che scrisse capolavori assoluti, portati sulla scena con una forza che minava le basi consolidate di un teatro ormai in crisi di identità.

Fabrizio Bentivoglio e Federica Luna ETERNO VISIONARIO-foto F.Di Benedetto

Il regista Placido alza il “sipario” di una biografia artistica e umana personale dello scrittore siciliano celebrandolo nella ricorrenza nel novantesimo anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel. A Roma è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme ai parenti del drammaturgo. Eterno visionario ricostruisce il percorso del suo peregrinare tra Roma, Stoccolma, Berlino, La Sicilia, Milano e l’America.  Il treno che lo porta a Stoccolma è un viaggio metaforico nelle intenzioni del regista in cui l’illustre passeggero, in procinto di essere premiato, vede nella sua psiche riemergere tutti i suoi personaggi come fossero fantasmi che riappaiono improvvisamente dall’oblio e da una memoria antica, come se volessero essere presenti anche loro ad una celebrazione in cui loro stessi si sentono coprotagonisti. L’intenzione di Michele Placido è perfettamente riconoscibile (la sceneggiatura è firmata insieme a Matteo Collura e Toni Trupia) nel suo stile meta- teatrale e meta-cinematografico in cui fa entrare e uscire dalla “scena” i protagonisti evocati grazie ad un portato drammatico riferibile anche alla sua famiglia in cui aleggia la pazzia della moglie superbamente interpretata da Valeria Bruni Tedeschi.

Fabrizio Bentivoglio è Pirandello in grado di indossare con convinzione la statura intellettuale del suo personaggio e Marta Abba (interpretata da Federica Vincenti) la sua musa ispiratrice protagonista della gran parte delle sue commedie, sublimata per un amore negato.  Il tormento interiore accompagna Pirandello da cui derivò l’ispirazione per scrivere drammi, come nel caso del “Fu Mattia Pascal” (romanzo pubblicato nel 1904), dove è rintracciabile il messaggio sottinteso alla storia narrata: mai escludersi da quello che è un gioco della propria vita ed è altrettanto importante recitare la propria parte per evitare di finire nel baratro della solitudine esistenziale.

Federica Vincenti ETERNO-VISIONARIO-foto-F.Di-Benedetto

Michele Placido raggiunto durante le prove dello spettacolo “Trilogia di un visionario” (in scena al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara dal 31 gennaio al 2 febbraio) ci spiega la sua visione del teatro da cui ha tratto il pensiero drammaturgico per realizzare il film, estendendo la conversazione (come sempre ricca di significati che vanno ben oltre ad una semplice risposta), in cui è possibile tracciare un’analisi più approfondita del lavoro svolto. «Perché non può esistere un teatro non sociale? – si chiede lui stesso – quando invece è sempre teatro sociale e ha una funzione precisa, quella di cambiare la società. La direzione che ha preso verso il contemporaneo è abbastanza discutibile.

Fabrizio Bentivoglio

Il teatro sperimentale è diventato preistorico e borghesizzato, quando invece dovrebbe essere un collettore di collettività ma questo ruolo si è perso. Il teatro è espressività e ha il compito di prendersi cura di sé stessi e degli altri e produrre benessere. Fa bene a chiunque, tutti possono fare teatro. Pirandello è fautore della trilogia del teatro nel teatro in cui entra di diritto la psicologia del teatro. Penso a “Così è se vi pare”, ai “Sei personaggi in cerca d’autore”, entrambi i drammi hanno cambiato la psicologia del teatro, diventando meta-teatro».  Nel suo film c’è tutto questo, una meta analisi riconducibile al pensiero pirandelliano ben supportato dalla recitazione di tutto il cast in cui Placido si ritaglia un piccolo ruolo, quello dell’agente letterario di Pirandello, in cui si fonde mirabilmente il teatro e la maestria del regista anche attore teatrale, sa imprimere a tutta la narrazione di quella che è una e vera propria saga famigliare, un continuo susseguirsi di emozioni palpabili come accade, appunto, a teatro esplora per la prima volta la vita intima, privata e misteriosa del grande artista, rivelandone la straordinaria modernità. Un uomo, di ieri ma anche di oggi.

Cast del film

Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo, Michelangelo Placido, Michele Placido, Mino Manni, Anna Gargano, Marcello Mazzarella, Dajana Roncione, Erika D’Ambrosio, Giovanni Trombetta, Silvio Laviano, Pietro Micci, Silvia Siravo, Guia Jelo, Edoardo Purgatori

Sceneggiatura: Michele Placido, Matteo Collura, Toni Trupia, Fotografia: Michele D’Attanasio, Montaggio: Consuelo Catucci

Musiche: Oragravity

Produzione: Federica Luna Vincenti per Goldenart Production con Rai Cinema in co-produzione con la società belga GapBuster

Back stage del film

trailer del film

https://www.filmtv.it/film/232805/eterno-visionario/trailer/18820/#rfr:none

https://www.mymovies.it/film/2024/eterno-visionario/

Trilogia di un visionario dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025

Lo spettacolo teatrale al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara

regia e dramamturgia Michele Placido
dramaturg Giulia Bartolini
con Michele Placido e Valentina Bartolo
e con Paolo Gattini e Brunella Platanias cene Tonino Zera
costumi Paola Marchesin
light designer Gerardo Buzzanca
musiche Oragravity
costumi realizzati da Tirelli Costumi

produzione Goldenart Production,

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