È uno degli appuntamenti estivi dedicati al teatro a cui difficilmente ci si può sottrarre. Da quest’anno apre le sue porte storiche del carcere di Volterra ( sede del Volterra teatro festival da 25 anni) per invadere strade e piazze e creare una sorta di rito collettivo, una cerimonia pubblica dove va in scena un progetto realizzato dal regista Armando Punzo che in questa edizione ha dato vita al progetto: Mercuzio non vuole morire concepito nel 2011 come spettacolo della Compagnia della Fortezza.
Da qui l’idea di farlo diventare motore trainante di tutto il festival che si svolge dal 23 al 29 luglio, il cui scopo è quello di coinvolgere non solo Volterra ma anche i comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina Montecatini Val di Cecina. La formula originaria che prevedeva gli spettacoli al chiuso si trasforma in un grande evento di teatro di massa, unico nel suo genere, che, attraverso varie tappe, porterà al coinvolgimento di migliaia di persone. Il 27 luglio lo spettacolo si svolgerà prima in carcere e poi continuerà, sempre con la presenza della Compagnia della Fortezza, nel centro storico di Pomarance, mentre il 28 luglio è previsto un grande evento tutto ambientato nella città di Volterra che si concluderà con la Scena della Partenza.
Ad interpretare i vari personaggi dell’immaginario shakespeariano non saranno solo gli attori-detenuti della Fortezza ma anche una folla di figuranti composta da cittadini comuni, artisti, bambini, anziani, poeti e scrittori, e la partecipazione di contrade e rioni storici, associazioni, che hanno aderito al richiamo di Mercuzio non vuole morire, e che renderà le città, dei grandi spettacoli en plein air come in un riverbero spettacolare di ciò che accade nel carcere. A sostenere Mercuzio sono stati invitati anche artisti e compagnie di teatro, che con le loro creazioni faranno sentire maggiormente la voce di Mercuzio e il suo grido disperato, ma incessante a non voler morire. Armando Punzo spiega come il suo progetto parte da «una riscrittura di Romeo e Giulietta, vissuta però dalla parte di Mercuzio, il poeta, l’artista, l’attore, che nel famoso dramma shakespeariano, viene subito sacrificato, e muore in un duello con Tebaldo, poco dopo l’inizio dell’opera teatrale. La sua morte dà avvio alla tragedia, i giovani soccombono, schiacciati dalle lotte tra Montecchi e Capuleti, fino ad arrivare alla morte dei due protagonisti. Soltanto i vecchi potenti sopravvivono. Una metafora forte: con la morte della cultura, muoiono la speranza e le possibilità di un futuro migliore per tutti. L’idea di partenza di questo lavoro è che invece Mercuzio non vuole morire, rifiuta di adempiere al suo destino. Se lui non muore, non moriranno neppure Romeo e Giulietta e la realtà avrà una diversa possibilità di esistere. È stato emozionante – racconta Armando Punzo – vedere come con semplicissimi gesti e con poche parole ci si possa davvero sentire parte di una comunità di liberi sognatori, di gente normale che ha voglia di cambiare, di persone consapevoli che adesso hanno voglia di leggerezza, di cittadini che si attaccano all’idea di Mercuzio e chiedono a gran voce di volare.»
A dare vita a questo “fiume in piena” carico di vitalità ed energia sono stati invitati a partecipare gli artisti di Balletto Civile con Il corpo di Giulietta, studio e creazione originale per le scene Romeo e Giulietta e Giulietta nella cripta, di Michela Lucenti e Maurizio Camilli, autori anche di Generale!! o l’azione di un fucil, insieme a CasArsA (28 luglio) con Toni Ceschia, Bruno Ialuna,Roberta Ferrari, Leonardo Lancia, Paolo Strata. Il Teatro la Ribalta con Un corpo poetico, studio e creazione originale per la scena Le mani insanguinate di Antonio Viganò che presenta anche lo spettacolo Il Minotauro (28 luglio) La Compagnia del Teatro dell’Argine con La partitura fisica come creazione poetica, studio e creazione originale per la scena La giornata della partenza di Pietro Floridia.
Teatrino Giullare presenta Fermo immagine studio e creazione originale per la scena. Fumetti e didascalie di Enrico Deotti e Giulia Dall’Ongaro. Isole Comprese Teatro mettono in scena Quando ero piccolo, da grande volevo diventare un libro di Alessandro Fantechi e Elena Turchi. Il Teatro delle Ariette conduce un laboratorio permanente di pratica teatrale. Studio per la creazione di un quadro per le scene Le mani insanguinate e La giornata della partenza (28 luglio), il Centro Teatrale Umbro in Il duello di Massimiliano Donato. Officine Papage Il coro e la misura. Il corpo di Mercuzio di Marco Pasquinucci e Paola Consani, autori anche di Confessioni.
Manovalanza Teatro MatriMoro, un progetto di Adriana Follieri (28 luglio). Mattatoio sospeso/Cafelulè Danza Contemporanea Verticale in Mercuzio e la Regina Mab, performance di danza verticale con Marco Mannucci e Alessandra Lanciotti, musiche eseguite dal vivo dal Maestro Marco Bellagamba (Castelnuovo V.C. – 25 luglio e Volterra 28 luglio). Circusbandando/Pasquale Vaira e Giulia Villa, partecipazione alla realizzazione della scena I Bambini (28 luglio)
Il programma completo è pubblicato su www.volterrateatro.it