Troiane di Euripide inaugura la stagione 2012 /13 del Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Marco Bernardi. Giovedì 8 novembre alle 20.30 va in scena in prima nazionale al Teatro Comunale la tragedia scritta da Euripide per la traduzione di Caterina Barone. A interpretarla Patrizia Milani che veste i panni di Eenacuba, Carlo Simoni quelli di Poseidone, Sara Bertelà dà voce e corpo a Andromaca, Corrado d’Elia è Taltibio, Gaia Insenga nel ruolo di Cassandra, Valentina Bardi è Elena, Valentina Capone nel ruolo di Athena, Riccardo Zini è Menelao, Karoline Comarella e Valentina Morini interpretano il Coro.Le scene sono di Gisbert Jaekel, i costumi di Roberto Banci, il suono e immagini di Franco Maurina e le luci di Lorenzo Carlucci.
(foto di Tommaso Le Pera)
La prima denuncia dei disastri della guerra nella civiltà europea risale al 415 a.C., data in cui Euripide scrisse Troiane, una prova di grande forza innovativa sia per i contenuti sia per la struttura drammaturgia, tragedie tra le più rappresentate nel mondo in tutte le epoche. Troia in fiamme diventa emblema della caduta di un regno, luogo archetipico della distruzione e del saccheggio. Con un rivoluzionario ribaltamento di prospettiva, Euripide comincia la tragedia là dove “L’Iliade” di Omero finisce, mettendo in scena l’orrore e lo strazio dal punto di vista delle vittime: le donne dei Troiani sconfitti, folli di dolore che attendono prigioniere di conoscere il loro destino.
Ecuba, Andromaca, Cassandra, Elena e il Coro, in grado di far rivivere il dramma delle prigioniere in attesa di conoscere il proprio destino di profughe. Hanno perso mariti, padri, figli e sono loro a far capire l’orrore e la stupidità della guerra. Taltibio e Menelao sono gli unici due uomini in scena: personaggi mossi da inutile crudeltà, fragilità di fronte a Eros e Afrodite e cinismo. Nessun tribunale di guerra potrà riparare la catastrofe e l’umiliazione di queste donne che non hanno alcuna possibilità di denunciare colpe e responsabilità.
(foto di Tommaso Le Pera)
Nelle fiamme del rogo finale, costruzioni teologiche e mediazioni politiche crollano insieme alle case e agli edifici della città. La messa in scena scelta dal regista Bernardi è quella di raccontare la vicenda su diversi piani narrativi. «Un primo livello storicizzato e metafisico, quello degli dei, quasi un tuffo indietro nel tempo fino al 415 a.C. come in una citazione iconografica della scultura greca del tempo che avvia e conclude lo spettacolo. Il plot, la storia raccontata da Euripide in tempo reale delle donne prigioniere in attesa della loro deportazione, che è invece messa in scena con realismo, in una dimensione temporale che allude alla modernità senza stravolgere il testo. Infine una spezzatura del flusso narrativo causata da alcuni interventi in video-proiezione che provocano la brusca irruzione nella storia reale che si svolge lì davanti a noi di immagini di cronaca contemporanea, me se le news della CNN o di AL JAZEERA si sovrapponessero per qualche istante a quanto accade alle donne della nostra Troia”.
(foto di Tommaso Le Pera)
I biglietti in vendita su www.vipticket.it e alla cassa del Teatro Comunale di Bolzano dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle19 sabato dalle 10 alle 13 e un’ora prima dell’inizio di ogni rappresentazione.
Lo spettacolo Troiane verrà presentato venerdì alle 17.30 al Centro Trevi di Bolzano (Via Cappuccini 28) nell’ambito dell’iniziativa Theatrum Philosophicum alla presenza di Caterina Barone, Marco Bernardi, Michele Flaim, Giorgio Ieranò e Patrizia Milani (ingresso gratuito).
Troiane di Euripide, Bolzano, Teatro Comunale, 8-11 novembre (ore 20.30, domenica ore 16)