Si intitola “So Blue” il progetto speciale che la Lavanderia a Vapore di Collegno organizza il 15 maggio in collaborazione con la Maison de la Danse de Lyon e che ha come protagonista la coreografa Louise Lecavalier, musa ispiratrice della celebre compagnia canadese dei La La La HumanStep.
Fondata nel 1980 a Montrèal la compagnia è divenuta celebre in tutto il mondo per avere rivoluzionato il linguaggio della danza contaminandolo con la cultura punk, con il teatro e il cinema e per aver alterato la struttura del balletto classico portando il danzatore ad una totale reinvenzione del movimento del corpo. Non a caso dunque Louise Lecavalier è diventata una vera e propria icona della danza a partire dagli anni Ottanta, quando compariva a seno nudo, senza il corpetto del tutù, indossando solo la gonna di tulle in vita e le ginocchiere, compiendo evoluzioni quasi acrobatiche insieme al suo partner che ogni tanto non esitava a baciare in bocca durante la performance. Insomma una “danza ribelle” la sua, che ha da sempre interpretato con cuore e anima, al punto tale che persino Frank Zappa ha suonato per lei nei suoi balletti.
Negli anni Louise Lecavalier ha un po’ “ammorbidito” la sua danza e il suo modo di coreografare ed ora alla Lavanderia a Vapore si è impegnata in un progetto che prevede uno spettacolo, un incontro aperto al pubblico e un workshop. “So Blue” è nato nel 2011 quando Louise comincia a collaborare con altri artisti, il compositore Arkjin Allen e il lighting designer Alain Sortie, dando vita ad un programma di duetti coreografici con Nigle Charnoch e Edourad Lock che sono stati replicati per ben settantacinque volte dall’autunno 2009 in Canada e poi in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile.
“So Blue” in realtà è una improvvisazione che viene poi costruita e codificata lentamente dalla stessa Louise grazie anche alla colonna sonora molto ritmica del compositore turco Mercan Dede, alias Arkin Allen, artista della scena della world music che miscela la tradizione ottomana con la modernità occidentale. In sostanza le parti più danzate di “So Blue” esplorano il linguaggio hip-hop, che utilizza come punto di partenza il centro del corpo per creare onde restituite da braccia, gambe, mani, collo, testa e viso, a volte in modo sincopato, vivace e ossessivo, a volte più lentamente e fluidamente. La prima parte è un solo che invece nella seconda parte trova una nuova evoluzione che la stessa coreografa definisce “ancora più intensa, cruda, scura e ossessiva”. Frédéric Tavernini, si unisce a Louise creando insieme una esplosione di movimenti spontanei, tumulti, effervescenza e contraddizioni, un’insostenibile leggerezza dell’essere e dell’anima.
“Sono affascinata dal primo impulso del movimento – spiega Louise Lecavalier – pilastro di tuttala comunicazione. Nelleimprovvisazioni, cerco di pormi in un situazione estrema, per permettere che qualcosa di vero e fuori dal mio controllo emerga. Un’insostenibile leggerezza dell’essere e dell’anima. Voglio che il corpo comunichi senza censure, libero di sorprendersi per ciò che rivela. Velocità, lentezza, astrazione e teatralità; per me, tutti i significati sono validi per esprimere, rappresentare in maniera complessa, strana e talvolta spettacolare, il corpo nobile e purosangue, il corpo animale, il corpo eccessivo; il corpo mutevole, sempre misterioso, che detta le sue leggi; il corpo in perpetua ricerca, veloce come un pensiero, che trasgredisce i suoi limiti per sorpassare se stesso; il corpo strano, un cosa astratta, malleabile, un oggetto di rappresentazione conosciuto e sconosciuto; il corpo spontaneo e ingenuo; il corpo in trance e trasceso; il corpo che muta in corpo del respiro, energia, luce; il corpo che non cerca più di decodificare. Esso traccia il suo percorso, lotta – conclude la coreografa – si arrende, rimbalza, e svanisce nello spazio”.
Louise Lecavalier workshop 14 maggio
“So Blue” Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51 Collegno (Torino) 15 maggio ore 21