Sono “Capitani Coraggiosi” quelli che approdano a Kilowatt Festival, undicesima edizione dell’energia della scena contemporanea” che si svolge dal 20 al 27 luglio a Sansepolcro (Arezzo). Il festival ha un titolo singolare per sottolineare la volontà di espandere la ricerca di conoscenza spingendosi oltre i limiti imposti e per vedere il mondo da nuove, emozionanti prospettive credendo nell’arte come strumento di trasformazione. Un programma di 25 spettacoli tra teatro, danza e musica, e 15 eventi collaterali e la consegna del premio Kilowatt/Titivillus a un giovane curatore. Otto gli spettacoli prodotti o co-prodotti per altrettante prime assolute. L’idea rivoluzionaria messa in pratica da Kilowatt è stata quella di affidare al pubblico stesso parte della programmazione artistica del festival, sovvertendo così i canonici criteri di organizzazione e dando vita ad un progetto culturale unico, un tentativo di direzione artistica dal basso.
Il gruppo dei Visionari rigorosamente composto da non addetti ai lavori, vaglia centinaia di proposte che ogni anno arrivano da compagnie emergenti, ne discute nell’arco di tutto l’anno e sceglie di presentare 9 spettacoli.
Dalla selezione dei Visionari negli scorsi anni sono emersi gruppi oggi riconosciuti tra le realtà più innovative della scena contemporanea, come Muta Imago, Lucia Calamaro, Zaches Teatro, Gli Omini, Città di Ebla, Marco D’Agostin. Gli spettacoli selezionati dai visionari quest’anno attraversano linguaggi differenti proponendo una realtà eterogenea del panorama contemporaneo. Il programma prevede la performer cuoca-filosofa Chiara Vallini con “Ricettario / Lato B” performance di teatro cucina per uno spettatore alla volta (25, 26 e 27 luglio ore 20). Il performer Martin Romeo “Label” in cui i movimenti ripresi in diretta interagiscono con l’immagine proiettata. Il monologo “A-men” dell’attore milanese Walter Leonardi e Teatro Magro “Senza Niente 2 – Il Presidente” il secondo capitolo della quadrilogia sulle figure professionali del teatro (giovedì 25 ore 20.45).
Teatro Magro “Senza Niente 2 – Il Presidente” (crediti fotografici di E. Scardovelli)
Martin Romeo “Label”
Costanza Givone presenta “Salomè ha perso il lume”, storia del rapporto di Salomè con la testa mozzata del Battista, la danzatrice trevigiana Laura Boato esponente della danza contemporanea più sperimentale con “Incarnazione”, e 7-8 Chili in “Display”, un divertente e ironico percorso di ricerca sulle possibilità di interazioni tra immagine video e movimento. (venerdì 26 20.45);
“Angeli e Insetti” della compagnia Cie Twain, una creazione coreografica sui rapporti di coppia, Il Mutamento Zona Castalia “La favola di un’altra giovinezza” presenta un intreccio tra letteratura, filosofia e teatro a partire dal romanzo di Mircea Eliade “Un’altra giovinezza”, (sabato 27 luglio dalle ore 20.45). Al termine di ogni serata è previsto un momento di incontro fra gli artisti, la giuria di Visionari e un gruppo di critici denominati Fiancheggiatori.
Kilowatt Festival produce anche lo spettacolo Tu eri me, del trio David Batignani/Simone Faloppa/Paola Tintinelli, storia delicata scaturita da una curiosa ricerca sulle case di riposo per artisti e la fine di questi, e i lavori di alcune delle più interessanti danzatrici contemporanee: Francesca Foscarini con Grandmother e le olandesi Dinanda Luttikhedde e Sara Wiktorowicz con Wheel of Motion.
Lo splendore dei supplizi Fibre Parallele (crediti fotografici di Luigi La Selva)
Gli artisti ospiti di Kilowatt 2013, gruppi del teatro e della danza che in questo decennio sono cresciuti insieme al Festival: Città di Ebla con l’ultimo lavoro The Dead, un’indagine sulle potenzialità visive dell’omonimo racconto di James Joyce; Gianfranco Berardi attore ipovedente ospite fisso del piccolo schermo e il suo In fondo agli occhi con la regia del maestro César Brie; la compagnia Punta Corsara con il Convegno un ironico spettacolo conferenza sulla “periferia”; Teatrodilina/Francesco Lagi con Zigulì, diario del rapporto denso e accidentato fra un padre e un figlio disabile, Sineglossa in Eresia bianca, che in chiese vuote sostituisce gli antichi dipinti con immagini precarie per indagare una nuova spiritualità laica e la Compagnia Fibre Parallele con Lo splendore dei Supplizi, quattro storie che costituiscono il quadro unitario di un presente schizofrenico.
Il Convegno Punta Corsara (crediti fotografici di Valeria Tomasulo)
Teatrodilina/Francesco Lagi con Zigulì,
Il 20 luglio, a 10 anni di distanza dal debutto della prima edizione, l’inizio del nuovo festival con Alla luce del sole, un’azione di coinvolgimento della città dal mattino a notte fonda porterà teatro, musica, circhi strampalati, bande itineranti e arte nelle strade, nei musei, nei negozi e nelle vetrine di tutto il Borgo: una maratona di spettacoli e performance con Tony Clifton Circus, compagnia OHT, con Delirious New York, gli Honeybird & the birdies, la Banda Tzacatal, bici generatori biciclette che generano performance estemporanee, la silent disco che farà ballare nelle piazze del paese tutti coloro che indosseranno le cuffie wireless del silent dj.
Quali sono le canzoni attraverso le quali raccontarsi? Kilowatt ha chiesto ad alcuni dei musicisti più innovativi del panorama italiano ed è nato così 6 pezzi facili: un progetto innovativo e multidisciplinare che attraversa la musica, l’autobiografia e lo storytelling, realizzato in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
Il 21, 22 e 23 luglio alle ore 22, Giovanni Succi, frontman dei Bachi da Pietra ed icona del post rock italico, Cesare Basile cantautore siciliano e Giorgio Canali, chitarrista dei CCCP, CSI e PGR si racconteranno attraverso la Top 6, sei brani estrapolati dal patrimonio pop italiano, capaci di generare il loro racconto di vita.
Duccio Demetrio, professore all’Università Bicocca di Milano e fondatore della libera Università dell’autobiografia di Anghiari, presenta il progetto “Fare autobiografia attraverso la memoria pop”, domenica 21 luglio alle 18.30.
La sezione di Kilowatt dedicata all’arte visiva, a cura di Saverio Verini. Kilow’Art conta la partecipazione di Maria Teresa Zingarello (1985), giovane artista attiva a Roma, che ha ormai conquistato una notorietà nazionale con i suoi interventi dedicati alla relazione fra collettività e spazi urbani. L’artista realizzerà un’azione intitolata La neve di luglio. Un laboratorio aperto come una sorta di “cantiere”, nel quale i partecipanti sono invitati a realizzare con le proprie mani i materiali che saranno utilizzati nella parte conclusiva del progetto.
Kilowatt è un progetto ideato da CapoTrave
Il programma completo è pubblicato su www.kilowattfestival.it