È uno degli appuntamenti autunnali più interessanti di teatro e cultura contemporanea e si svolge come sempre a Terni .L‘intenzione della direzione artistica non lascia dubbi: “Facciamo una festa per gli dei, perché vengano tutti….. perché un festival è, prima di tutto, una festa”, ribadiscono gli organizzatori e si svolgerà Dal 19 al 29 settembre 2013 si svolge il Terni Festival internazionale della creazione contemporanea, in cui si esibiranno una selezione tra i migliori artisti e un talent scouting di proposte internazionali per la prima volta presentate in Italia. Il Festival si svolge al Centro CAOS, il polo delle arti contemporanee in Umbria e ha come intenzione quella di animare la città con appuntamenti teatrali, incontri culturali ma anche «danze sfrenate e discussioni accalorate. Una festa in cui la comunità si incontra con l’arte e tutti quanti sperano, aspettano e pregano perché, anche quest’anno, ci scappi il miracolo. Perché, anche solo per un istante, quello spettacolo, quell’incontro, quella danza sfrenata riescano a catapultarci dritti sul monte Olimpo, a banchettare tra gli dei».
Cristina Rizzo in La sagra della primavera ©Lorenza Daverio
Il perché di tale intenzionalità lo spiega la direttrice artistica Linda Di Pietro : «Il nostro ruolo è questo, creare le condizioni, costruire i contesti, i termini entro i quali esaudire l’incontro. La costruzione di senso, la possibilità salvifica dell’arte, si realizza nello spazio tra gli dei, tra il pubblico e gli artisti, tra la rappresentazione e la realtà, tra la visione e la partecipazione. Nelle domande nuove che sorgono, nelle risposte che mancano, nello scarto di comprensione che diventa libertà di pensiero, di critica, di scelta. Che fa dell’individuo un animale politico. Non andrà meglio, non arriveranno più soldi, non finirà la crisi domani, non saliremo improvvisamente di grado nell’agenda politica. Ma continuiamo a cercare quell’incontro. Succede molto raramente che gli dei decidano di presentarsi alle feste. E a volte, “se dio vuole”, si presentano tutti».
La sezione teatro propone il gruppo dei Motus con “Nella Tempesta”,
OMSK/Lotte Van Den Berg con Agoraphobia e una protagonista d’eccezione qual’è Daria Deflorian.
Il gruppo Theatre Replacement con Winner and losers;
Rinkogun con Yaneura;
David Espinosa in Mi gran obra (Un proyecto ambicioso);
Carolina Balucani in L’America dentro.
I Pathosformel e il loro nuovo lavoro T.E.R.R.Y.
Il gruppo 7/8 chili con Hand Play.
Maria Cassiani con L’uomo perfetto
Motus Nella Tempesta (crediti foto di Andrea Macchia)
La Generazione Scenario 2013 porta a Terni i Fratelli Dalla Via vincitori del Premio Scenario con “Mio figlio era come un padre per me”, Beatrice Baruffini con W, segnalazione al Premio scenario. Il Collettivo Internoenki vincitori del Premio scenario per Ustica, protagonisti di M.E.D.E.A Big Oil, i No (Dance first think later) con Trenofermo A-Katzelmacher.
Curiose e foriere di interesse saranno le “Azioni itineranti” che vedono la partecipazione di Cuocolo-Bosetti/Iraa Theatre con The Walk, Katia Giuliani nel suo Gloter Viaggi, i sempre sarcastici Tony Clifton Circus che presentano Missione Roosvelt; Marco Austeri e Valentina Jalali in Raerview mirror.
Marlene-Monteiro-Freitas©MargaridaRibeiro_Paraiso
A scandire il ritmo dell’ottava edizione verranno proposte le poesie di John Giorno, poeta simbolo della beat generation in cui la poesia fu uno strumento politico di affrancamento in un’epoca di oscuro e univoco rapporto della parola con il soggetto. I suoi versi, reinterpretati dal collettivo cult della danza contemporanea italiana Kinkaleri, accompagneranno durante tutto il festival con una performance finale che si svolgerà il 29 Settembre, inseriti nella sezione Danza che comprende anche Julie Nioche con Nos Solitudes; Simona Bertozzi/Enrico Pitozzi con Pneuma; Cristina Rizzo/Cab008 – La sagra della primavera Paura e delirio a Las Vegas. I Pere Faura presentano Diari d’Acciones. NO (Dance first think later) con Trenofermo A-Katzelmacher, segnalazione al Premio scenario; Marco D’Agostin in Non svegliare i draghi addormentati. Infine Daniele Ninarello che presenta Rock Rose Wow.
Kinkaleri
MOTUS
Nella Tempesta
Nella performance, “La tempesta” di Shakespeare viene “sbranata” con irriverenza per andare a fondo nell’istanza che esonda da tutti i personaggi: il desiderio di libertà. La “temporaneità” dell’evento scenico viene utilizzata per creare una Zona Altra dando origine una sorta di Istant Community dove anche la comunità-pubblico ha un ruolo attivo e determinante. In quanto “animali politici” in scena si dà vita ad un’esperienza di riappropriazione, sia degli spazi, sia dell’esperienza in sé, sempre immersi “nella tempesta” dove non si inscena un mondo che finisce, ma un mondo che comincia.
Motus (crediti foto Valentina Bianchi)
MINDGROUP
Mao of The World
Una compagnia che arriva per la prima volta in Italia. L’idea che sta dietro “Map of the world” è quella di coinvolgere un gruppo di persone che condividano i propri punti di vista sul mondo e di utilizzare queste opinioni acquisite per manifestare idee, preoccupazioni, conoscenze, speranze, mettendole per iscritto su un un pezzo di carta, un po’ come facevano i cartografi in passato. E durante questa mappatura, il gruppo si interroga su questioni quali: Come possiamo parlare del nostro mondo? Cosa è importante? Cosa vogliamo? Cosa conosciamo?
DAVID ESPINOSA
Mi Gran Obra (Un proyecto ambicioso)
Presente quest’anno in prima italiana al 42° Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia. <<“Mi gran obra” – dice l’autore – è quello che farei se avessi un budget illimitato, il teatro più grande al mondo, 300 attori in scena, un’orchestra militare, una rock band, animali, auto e un elicottero.>> “Mi gran obra”, infatti, è un’utopia. Un progetto ambizioso realizzato in tempo di crisi socio-economica, in cui precarietà e mancanza di mezzi sono all’ordine del giorno. Ed è proprio per affrontare l’assenza di risorse che Espinosa fa di necessità virtù e propone al pubblico questo spettacolo realizzato in scala dove lo spettatore, come un moderno Gulliver, assiste alla scena che si svolge su un palcoscenico grande quanto un tavolino.
Terni Festival, la città e la sua trasformazione
Anche la città di Terni sarà protagonista con la sua dimensione di aggregazione e socializzazione. Il Festival nasce proprio per invadere e abitare la città in modo multidimensionale e innovativo con l’intento di ridefinire, grazie all’intervento artistico, l’identità della città stessa, che affronta una continua e delicata trasformazione identitaria da città della produzione materiale a città della produzione immateriale.
il progetto itinerante di CUOCOLO BOSETTI “THE WALK”; l’immaginifico intervento urbano di LOTTE VAN DEN BERG “AGORAPHOBIA”, che affronta la questione della previdenza sociale e della solidarietà e che nasce dalla necessità di parlare di queste tematiche, sia dal punto di vista individuale che dal punto di vista della comunità;
GLOTER VIAGGI l’itinerario a sorpresa di KATIA GIULIANI che, attraverso un’allegra agenzia di viaggi, trasformerà i partecipanti in viaggiatori, conducendoli dolcemente verso un’incognita destinazione: un luogo inaspettato, nelle pieghe della città o ai suoi margini, dove non hanno mai osato avventurarsi;
TERNI Festival Internazionale
della Creazione Contemporanea
8^ edizione · 19 > 29 settembre 2013
CAOS CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI – TERNI
www.ternifestival.it