Nazi e rom, ballata senza vertigine né drago
MILANO – In uno spazio claustrofobico l’unione e la vicinanza si fanno più stretti. Da vicini tutti siamo certamente meno affascinanti ma più simili. Anche nelle differenze, anche agli opposti, reali o prodotto di pensieri oscurantisti. Sta di fatto che riconoscersi a specchio nell’altro, di qualsiasi colore o etnia o religione, come similari ed affini, afflitti dalle stesse incertezze, abbatte […]
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